Scontri, Silp-Cgil: "Governo ha lasciato città, poliziotti e manifestanti pacifici agli scontri"
Il sindacato della polizia Silp-Cgil afferma che è la seconda volta che un governo guidato da Berlusconi blinda la "zona rossa" e lascia la città agli scontri
"Parlare di un caso adesso è più difficile, ma è la seconda volta, la prima è quella del G8 di Genova, che un governo guidato da Berlusconi, di fronte a una manifestazione dove si sa che saranno presenti anche i violenti del blocco nero, sceglie di blindare la 'zona rossa' e lasciare città, poliziotti e manifestanti pacifici agli scontri". Lo sostiene Claudio Giardullo, segretario generale del sindacato di polizia Silp-Cgil. "Nello stato di diritto - rileva Giardullo - difendere i palazzi delle istituzioni è assolutamente giusto e necessario; non giustificabile è, invece, l'idea che conti poco evitare che le città siano messe a ferro e fuoco, o che i poliziotti, che anche ieri hanno affrontato il loro impegno con professionalità nonostante i crescenti problemi organizzativi, servano a risolvere in piazza i problemi politici di un governo, o, ancora, che garantire il diritto a manifestare pacificamente sia solo una clausola di stile nell'ordinamento del nostro Paese". Ieri, conclude, "garantire questo diritto è finito in coda alle priorità del governo e questo, rispetto alle altre 952 manifestazioni nel mondo dove invece è stato garantito, vorrà pure dire qualcosa".