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Sabato, 20 Aprile 2024
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Mucci (Cgil Villaggio Mosè): "Mafia ed economia in nero"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

L'Italia registra il "record mondiale" nella pressione fiscale,cioè il peso che grava sui contribuenti che pagano regolarmente le tasse che sale al 55% del Pil. Gli italiani quindi sono tra i maggiori pagatori al mondo.Nel nostro Paese persiste il sommerso che vale il 17,5% del Pil. L'economia che sfugge al fisco determina un'evasione fiscale di 150 miliardi, dovuta anche all'economia legata alla criminalità. Nell'evasione fiscale l'Italia tallona la Grecia. La dimensione dell'evasione fiscale è molto elevata, fino a 18% del Pil, collocando il nostro Paese al secondo posto della graduatoria internazionale guidata dalla Grecia. (Vedi anche la relazione della Corte dei Conti). Basta osservare la tabella della Confcommercio per il confronto. La tesi sostenuta nello studio è che sommerso ed evasione non dipendono da una propensione genetica degli italiani in questo senso, bensì da fattori puramente economici e sociali. Ovvero, dai gravi deficit di efficacia e di efficienza nei sistemi giudiziario e tributario, dalla bassa quantità e qualità dei servizi pubblici erogati, dai costi elevati e dalla difficoltà dell'adempimento spontaneo delle obbligazioni fiscali e anche e soprattutto dalle troppo elevate pretese fiscali. (www. confcommercio.it)

In queste circostanze,la fa da padrone la mafia,prima azienda italiana per fatturato e utile netto. Il ramo commerciale della criminalità mafiosa incide direttamente sul mondo dell'impresa con circa 100 miliardi di euro anno. Il fatturato annuo delle mafie italiane è uguale al PIL di numerosi stati dell'est. In periodi di crisi economico-finanziaria,dove le imprese hanno difficoltà a sopravvivere ,dove è difficile accedere al credito,la mafia trova terreno fertile entrando in una relazione devastante con gli imprenditori.Il Financial Times sostiene che tra gli altri motivi che spingono a evadere le tasse risultano esserci la complessità delle norme italiane, il mancato rispetto dei diritti dei contribuenti, la scarsità dei controlli e la mancanza di cultura della legalità.Il governo Monti deve fare di più per combattere la consistente economia in nero del paese.

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