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Mafia Capitale 2, Marino: "Non mi dimetto, ho cacciato i cattivi"

"Con la mia chiamata della Guardia di finanza e l'azione di Pignatone l'ambizioso piano di questi criminali è miseramente fallito" ha dichiarato il sindaco. Dimissioni? "Farei quello che vuole la mafia"

Nessun passo indietro, perché è lui, il sindaco, ad aver "cacciato i cattivi". Marino rivendica il suo ruolo di paladino della legalità, e alle domanda della stampa sull'ondata di arresti due di Mafia Capitale, allontana lo spettro dimissioni, "perché se facessi un passo indietro farei quello che chiede la mafia". 

"Con la mia chiamata della Guardia di finanza e l'azione di Pignatone l'ambizioso piano di questi criminali è miseramente fallito" ha dichiarato il primo cittadino a margine dell'incontro con l'ex presidente del Brasile Lula in Campidoglio, sottolineando ancora una volta la "discontinuità" della sua giunta rispetto a quella di Alemanno. 

"LA MUCCA DEVE MANGIARE PER ESSERE MUNTA"

"Non sono esperto di giurisprudenza - ha aggiunto - ma l'inchiesta del procuratore Pignatone ha confermato che con la nostra giunta c'è stata una totale discontinuità mentre con Alemanno le attività della mafia si erano infiltrate anche ai vertici più alti dell'amministrazione". 

E in caso di scioglimento del Comune per mafia, riproporrebbe la sua candidatura? "Noi non stiamo in un processo, questa scelta non spetta a me". Detto ciò "spero che i colpevoli vengano condannati, messi al gabbio e le chiavi buttate. Spero in condanne severe". 

INTERROGATORI - Sul fronte investigativo procedono intanto gli interrogatori nel carcere di Rebibbia. Ieri il turno di Luca Gramazio, ex capogruppo Pdl-Fi in Regione e in Comune con Alemanno, definito dagli inquirenti persona "di straordinaria pericolosità" e "asset centrale" del clan. "Non ho preso manco una lira" ha detto davanti al gip titolare, Flavia Costantini. Si sono dichiarati estranei ai fatti criminosi contestati anche l'ex assessore alla Casa di Marino, Daniele Ozzimo, e l'ex presidente dell'Aula consiliare, Mirko Coratti, entrambi in quota Pd. 

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