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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Mafia Capitale, "Commissariare le presidenze dei municipi? La legge non lo permette"

Secondo le indiscrezioni il prefetto avrebbe escluso lo scioglimento del Comune ma starebbe pensando a un'azione su dipartimenti e municipi. L'assessore Sabella puntualizza: "Si può intervenire su dirigenti ma non sui presidenti"

Sono ore di attesa in Campidoglio. Se dal Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza di ieri, durante il quale il prefetto di Roma Franco Gabrielli ha illustrato le conclusioni della relazione dei commissari prefettizi sulle infilitrazioni mafiose nella macchina capitolina, sono emerse indiscrezioni che allontanano uno scioglimento del comune di Roma per mafia, ora gli occhi sono puntati sull'apparato amministrativo formato dai dirigenti e, soprattutto, sui municipi. In base alle ipotesi che stanno circolando in queste ore il prefetto Gabrielli starebbe infatti lavorando a una sorta di commissariamento dei dipartimenti e dei municipi che dalla relazione risultano più coinvolti nell'inchiesta. 

I particolari della strada che Gabrielli vuole intraprendere sono ancora top secret ma sulla stampa già si parla di un possibile affidamento ai viceprefetti della guida dei municipi più critici. Come a Ostia dove però la sostituzione dei vertici con un delegato nominato dal sindaco Marino è avvenuta in seguito alle dimissioni dell'ex presidente Tassone. C'è anche chi azzarda una seconda ipotesi. Sulle pagine di Repubblica, con un condizionale d'obbligo, si punta il dito anche contro il VI municipio di Marco Scipioni che è già sobbalzato sulla sedia: “Chi mi sta accusando? I rumors che leggo dai giornali, dunque, provengono dall’interno del mio partito?” ha dichiarato a Romatoday. 

La partita però è ancora aperta. Sulla relazione c'è la massima riservatezza e del resto il prefetto si è preso ancora qualche giorno per andare al Viminale a incontrare il ministro Alfano. A scartare l'ipotesi di un sostanziale 'commissariamento' dei municipi più coinvolti è l'assessore alla Legalità Alfonso Sabella che a Romatoday ha spiegato: “A stretto rigore di legge non è possibile sciogliere i municipi senza sciogliere il comune di Roma. Non so a quale soluzione stia lavorando il prefetto Gabrielli ma la legge permette lo scioglimento solo per i comuni e per le province non per i municipi. Molto probabilmente dopo mafia capitale credo dovremo lavorare per rivedere la legge”. Nelle ipotesi delineate sui giornali si è citato il comma 5 dell'articolo 143 del Testo Unico sugli Enti Locali. “Quel comma si riferisce alla macchina amministrative e prevede che è possibile trasferire o sospendere i dirigenti e dipendenti comunali ma non i presidenti. Anche per i municipi quindi si potrà intervenire solo a livello amministrativo per non incappare in decisioni che abbiano profili di illegittimità” conclude Sabella che però rimanda alla decisione del prefetto: “Non conosciamo ancora quale soluzione presenterà”. 

Intanto il presidente del VI municipio Marco Scipioni mette le mani avanti: “Ancora una volta apprendo notizie dai giornali senza essere direttamente informato. Sia il prefetto che il vice prefetto mi hanno assicurato che, nei documenti di mafia capitale, il municipio VI è fuori da ogni intercettazione, da ogni atto” denuncia a Romatoday. “Nessuna azione amministrativa o giudiziaria nei nostri confronti. Allora chi mi sta accusando? I rumors che leggo dai giornali, dunque, provengono dall’interno del mio partito? Forse perché ho creato una rottura con le logiche antiche di caporalato che per anni hanno gestito il territorio, quando non venivano pagati gli affitti delle sedi e quando il partito era al 17%”. Il dito è puntato anche verso il commmissario del Pd romano Matteo Orfini e quello municipale Gennaro Migliore: “Ho chiesto più volte incontri con Orfini e Migliore ma non ho mai avuto nessun riscontro. Eppure parliamo di un municipio che conta una popolazione di oltre 360mila unità, perché questi signori non vengono per un confronto politico? Credo la notizia sia un vero e proprio ‘fagotto politico’. E per quel che riguarda Roma Capital Summer, io stesso ho consegnato i documenti al prefetto, al vice prefetto, all’assessore Sabella  e alla dottoressa Matarazzo per chiederne la verifica, invitando il Campidoglio ad un’indagine amministrativa”.

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