rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Mafia capitale, anche l'ex assessore di Marino in manette: "Il contratto migliore che noi c'abbiamo è Ozzimo".

Secondo l'ordinanza Ozzimo avrebbe "messo a disposizione di Buzzi la sua funzione verso il corrispettivo di utilità a contenuto economico". Da assessore ma, in precedenza, anche da consigliere capitolino di opposizione

L'emergenza abitativa come terreno fertile per fare affari. E la politica un aggancio necessario per assicurarseli. E' questo il quadro che emerge dall'ordinanza firmata dal Giudice per le indagini preliminari Flavia Costantini in merito all'inchiesta su mafia capitale. Un quadro, quello del gip, dove l'ex assessore alle Politiche Abitative del Comune di Roma Daniele Ozzimo ha avuto un ruolo fondamentale. "Il contratto migliore che noi c’abbiamo è Ozzimo", si legge in un passaggio di un'intercettazione di Salvatore Buzzi. Dimessosi dalla sua carica perchè iscritto nel registro degli indagati con la prima fase dell'inchiesta 'Mondo di mezzo', Ozzimo è tra i 44 arrestati della seconda ondata. Per lui il Gip ha disposto la custodia cautelare in carcere. 

DA CONSIGLIERE AD ASSESSORE - Ex consigliere capitolino ed ex assessore nella prima squadra di Marino, secondo l'ordinanza, Ozzimo avrebbe “messo a disposizione di Buzzi la sua funzione verso il corrispettivo di utilità a contenuto economico”. Un'attività sopravvissuta al cambio di colore politico e all'avvicendarsi delle amministrazioni, sia nel periodo in cui ricopriva la carica di “semplice consigliere comunale di minoranza, sindaco Alemanno, sia nel periodo in cui è stato consigliere comunale di maggioranza e assessore nella giunta Marino”.  Da una parte il Gip parla di una “costante erogazione di utilità a contenuto economico”. Dall'altra di “asservimento della funzione di costui e il compimento di specifici atti del suo ufficio”. 

"COSTANTE REMUNERAZIONE" - In merito al primo punto, si fa riferimento a una prima intercettazione in cui “esplicitamente Buzzi chiama in causa Ozzimo, nel quadro di una conversazione in cui elenca figure istituzionali a libro paga” si legge: “C'avemo Ozzimo”. E ancora il 29 luglio del 2014: “Gli unici seri lì che pigliano i soldi so’ Ozzimo…ma..dei nostri eh..parlo dei nostri..e pochi altri!”. "E’ ancora Buzzi che, con riferimento a una specifica attività richiesta a Ozzimo in relazione all’emergenza alloggiativa, fa inequivoco riferimento a una costante remunerazione del medesimo:"[...] e soprattutto Ozzimo...perché il contratto migliore che noi c’abbiamo è Ozzimo...basta che segue il lavoro s’è ripagato lo stipendio…c’avemo il 50 per cento su quel contratto”. Una “costante erogazione di utilità a contenuto patrimoniale” scrive il gip, che comprende un'assunzione e nel maggio del 2013 l'erogazione di “due tranches, contributi elettorali ad Ozzimo, per un ammontare complessivo di 20.000 euro, contributi elettorali che (come di seguito precisato) si ritengono costituire parte del corrispettivo erogato per l’attività funzionale messa a disposizione dell’organizzazione”. 

"ATTI CONTRARI AI DOVERI D'UFFICIO" - In quanto alla “vendita della funzione” e gli “atti contrari ai doveri d'ufficio”, secondo il Gip, fin da quando era consigliere di minoranza Ozzimo avrebbe partecipato ad “atti illegittimi e favorevoli alla consorteria di Buzzi”. Tra queste, per esempio, le “delibere del 9/10 aprile 2013” con le quali sono stati approvati “i debiti fuori bilancio, interessanti le cooperative di Buzzi, in relazione al 2012”. L'azione di Ozzimo a favore della 'rete' di mafia capitale si sarebbe estesa “alla creazione del consenso politico e istituzionale, dentro e fuori il suo partito, per i passaggi consiliari del riconoscimento del debito”. Come si evince da una serie di intercettazioni riportate nell'ordinanza Ozzimo in quei giorni avrebbe avuto diversi contatti telefonici con Buzzi con il primo che si sincerava “che la delibera in parola fosse approvata” e il secondo che lo aggiornava sulla situazione. In qualità di consigliere Ozzimo avrebbe anche proposto “mozioni in seno al consiglio comunale intese a facilitare la proroga delle convenzioni relative al verde pubblico per le cooperative rincoducibili a Buzzi”. 

“E’, tuttavia, con la nuova amministrazione comunale che Ozzimo riesce a guadagnarsi al meglio lo stipendio, a usar le parole di Buzzi” continua l'ordinanza. Per il Gip Ozzimo avrebbe avuto “un ruolo primario nella protezione di Fiscon, in sede di giunta, quando vi era la volontà del sindaco di attaccarne il ruolo in seno ad Ama spa, come si è descritto nel paragrafo relativo alla corruzione di Fiscon”. Inoltre l'ordinanza parla di “un ruolo primario nella costruzione del meccanismo che ha portato, attraverso l’uso di risorse pubbliche, al salvataggio della cooperativa Deposito Locomotive San Lorenzo”. 

In questo ambito Ozzimo avrebbe posto in essere anche condotte all'interno del suo assessorato “in accordo con Marinelli, appartenente alla sua segreteria, e Venditti, Presidente della lega delle cooperative Lazio, finalizzate al rinnovo dei servizi per l'emergenza alloggiativa a favore della Eriches, nonché per l'adozione della memoria di giunta capitolina del 26 febbraio 2014, con cui si fonivano indirizzi amministrativi intesi alla non interruzione dei servizi di emergenza alloggiativa del 2014”. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Mafia capitale, anche l'ex assessore di Marino in manette: "Il contratto migliore che noi c'abbiamo è Ozzimo".

RomaToday è in caricamento