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Maestre assunte, il Pd in coro: "Raggi fa suo un risultato del Governo"

La ministra Madia: "Correttezza istituzionale vuole che un sindaco dica la verità". L'ex assessore Masini: "Un lavoro che ho cominciato io da assessore"

"Raggi sa perfettamente che se oggi le maestre possono essere assunte è grazie all’impegno del governo". Qualcuno mette il cappello su traguardi altrui? Marianna Madia, ministro della Pubbica Amministrazione del governo Renzi, non ci sta a restare in silenzio. E sui social si consuma lo scontro con la prima cittadina. "Correttezza istituzionale vuole che un sindaco dica la verità". Ancora: "Il governo da quando è sorto il problema si è subito impegnato a risolverlo, prima dell’inizio dell’anno scolastico" con una misura ad hoc inserita nel decreto sugli enti locali.

Certo, la trattativa con i sindacati è avvenuta al tavolo della giunta comunale, come il piano finale che ha individuato le 485 educatrici e 636 insegnanti della scuola dell’infanzia da assumere a tempo indeterminato. E Raggi ha subito rivendicato la pressione esercitata dai Cinque Stelle su palazzo Chigi. "Da quando siamo entrati in Campidoglio ci siamo attivati per provvedere alla stabilizzazione delle educatrici dei nidi e delle insegnanti delle scuole dell’infanzia. Argomento per cui ci siamo battuti sin dalla scorsa consiliatura". Ma il Pd è insorto, e non solo la ministra, perché lo strumento che ha reso possibile lo sblocco di un quadro incancrenito da anni è arrivato, di fatto, dal Governo. Il piano assunzionale annunciato pochi giorni dopo il voto romano di giugno, è la via che permette di superare lo stop della Corte di giustizia europea ai contratti a termine oltre i 36 mesi. 

"Raggi deve smettere di prendersi meriti non suoi" ha commentato il deputato Marco Miccoli. E ancora si è sfogato Paolo Masini, ex assessore alla Scuola dell'ex sindaco Marino, che interpellato da Romatoday ha ricordato la lunga battaglia nelle stanze di palazzo Senatorio. "Quello è un lavoro che ho iniziato io da assessore con Marianna Madia e il governo, trovavamo ingiusto che il limite dei 36 mesi tagliasse fuori migliaia di insegnanti e educatrici che meritavano di essere assunte". Per non parlare del fatto che "sulla loro formazione ha investito lo stesso Comune di Roma, sarebbe stato assurdo rivolgersi ad altre risorse". Insomma, "sentire ora i Cinque Stelle che rivendono come loro il risultato raggiunto è assurdo". Altro che nuovo che avanza: "Questi sono vizietti da vecchia politica". 

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