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Asili, la rabbia di una precaria: "In mezzo a una strada dopo anni di lavoro"

Rossella ha 30 anni e lavora "continuativamente" per Roma Capitale da 8. A causa del nuovo bando, come lei altre 5 mila precarie a settembre non verranno richiamate. "Lasciano a casa persone esperte per creare nuove precarie"

“Da qui non ci muoviamo. Non possono mandare via persone esperte, che lavorano per Roma Capitale da anni, per creare nuove precarie”. Rossella (nome di fantasia), 30 anni, è un'educatrice precaria di quarta fascia dal 2007 entrata con un bando comunale senza concorso pubblicato nel 2005. Per protesta è in piazza del Campidoglio ormai da tre giorni insieme a decine di altre maestre che, come lei, sono state escluse dal bando per la formazione della nuova graduatoria per aver lavorato più di 36 mesi per Roma Capitale. “La determina è stata protocollata il 14 agosto, quando questa città era deserta. Con il passare di pochi giorni però abbiamo appreso la situazione: siamo disperate. Eravamo tutte convinte che a settembre avremmo ricominciato con le supplenze e invece siamo tutte quante in mezzo a una strada”. 

Rossella è nella graduatoria per le supplenze del suo municipio, il VI, dal 2007. “Otto anni di lavoro precario. La mattina ti svegli e aspetti la chiamata del municipio che ti dice dove serve la supplenza e per quante ore: può essere di sei, di quattro e mezza o di tre” racconta. “Io avevo una buona posizione in graduatoria e, fortunatamente, mi sono capitate anche supplenze lunghe, supplenze da 'precarie fortunate' con possibilità di congedo e assenze per malattia. Altrimenti, ti rassegni e organizzi la tua vita giorno per giorno. Non puoi prenotare una vacanza o una visita dal dentista. Se stai male, semplicemente non vieni pagato. A volte lo stipendio è di 900 euro, altre volte supera i 1200”. 

30 anni, 8 anni di precariato alle spalle. “Ho sempre lavorato tranne nel periodo in cui è nata mia figlia. Qui con me in piazza ci sono colleghe che lavorano per Roma Capitale anche da 15 anni. Alcune di loro hanno cinquanta, sessant'anni. Un'altra è in piazza con quattro bambini. Ci hanno lasciato tutte a casa”. Un duro colpo da accettare. “È vero che siamo precarie e che non dovremmo considerare il nostro posto una certezza ma le strutture educative del comune di Roma sono così carenti di organico che, soprattutto per chi occupa una buona posizione in graduatoria, il lavoro c'è, da anni, praticamente tutti i giorni. Anzi. Un bando sarebbe stata una cosa buona perchè spesso mancano addirittura le precarie. Invece da un giorno all'altro hanno deciso di cancellare una graduatoria di persone competenti, che hanno dimostrato nel corso degli anni di esserlo”. 

Rossella, così come le sue colleghe in piazza, è decisa a proseguire a oltranza la sua protesta. “La sentenza della Corte Europea che sanziona l'Italia per aver utilizzato contratti a tempo determinato per più di 36 mesi non diceva che tutte le insegnanti che hanno sforato questo limite vanno mandate a casa, parlava di assunzione”. L'assessore ha aperto un tavolo con i sindacati promettendo di portare la questione sul tavolo del Governo. “Andremo avanti a oltranza, ci hanno lasciato in mezzo a una strada”. 

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