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M5S in confusione totale: la maggioranza è spaccata e il consiglio comunale non riesce più a decidere nulla

I grillini non trovano la quadra su nulla. Al voto mai con un posizione unica e così manca il numero legale. Il Pd: "Le discussioni politiche prevalgono sul senso di responsabilità verso la città"

In piena emergenza Coronavirus la maggioranza M5s in Comune di Roma si ritrova divisa e incapace di votare un qualsiasi atto. Ieri pomeriggio l'ennesima riprova durante l'assemblea capitolina, andata in scena in videoconferenza, con il numero legale caduto più volte, bloccando continuamente la discussione di ordini del giorno ed emendamenti. La confusione totale è quella materializzatasi in particolare durante la discussione sull'internalizzazione del servizio di raccolta di rifiuti  per utenze non domestiche. 

La maggioranza si è spaccata. Il numero legale è infatti caduto in Aula al momento del voto della mozione a firma della consigliera del Gruppo misto, Cristina Grancio, sul tema della proroga del servizio e di quella a firma del capogruppo di Sinistra X Roma, Stefano Fassina, che avrebbe impegnato la sindaca di Roma, Virginia Raggi, e la Giunta a intervenire per sospendere il licenziamento dei 260 dipendenti della Multiservizi che rischiano il posto in seguito alla scadenza dell'affidamento dell'appalto, al cui prolungamento la stessa azienda, si era già espressa negativamente negli scorsi mesi in sede di incontri con i sindacati. 

Poco prima del voto il presidente della commissione Commercio, Andrea Coia (M5S) ha abbandonato la seduta, seguito da molti altri colleghi di maggioranza, in quanto "la proroga del contratto senza una scadenza è contraria alla mozione approvata dall'Aula (su proposta del m5s, ndr) il 3 marzo" e "dall'amministratore unico Zaghis e da Ama le informazioni necessarie a valutare queste mozioni". 

Tra i pochi consiglieri M5S rimasti a votare le mozioni il capogruppo Giuliano Pacetti, insieme a Di Palma, Agnese Catini, Daniele Diaco e Stefano Simonelli, oltre al presidente dell'Aula, Marcello De Vito. 

La seduta del'Aula, come capitato più volte dall'inizio delle convocazioni in videoconferenza, si è chiusa senza giungere all'approvazione di alcun documento (sulla delibera M5S discussa oggi in apertura rimangono infatti da votare alcuni emendamenti). La prossima seduta, prevista per martedì 5 maggio, si aprirà con la messa ai voti nuovamente delle due mozioni sulla Roma Multiservizi. 

"Lascia sconcertati il fatto che in piena emergenza la maggioranza non abbia i numeri e abbia fibrillazioni così forti al suo interno", ha spiegato all'agenzia Dire il capogruppo del Pd in Campidoglio, Giulio Pelonzi. La situazione, a suo avviso, "è preoccupante perchè è come se le discussioni politiche interne al M5S prevalessero sul senso di responsabilità verso la città. Può capitare di non avere il numero legale- ha sottolineato Pelonzi- ma essendo collegati da casa è difficile che si tratti di motivi contingenti e non politici. È segno di un evidente spaccatura politica all'interno della maggioranza".

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