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Lozzi contro Raggi, Valentina Corrado spegne la polemica: "Sì al confronto, ma rispetto dei ruoli"

La consigliera regionale e responsabile degli enti locali bacchetta la minisidaca del VII. Il marito della sindaca: "Il capitano non sparla mai davanti agli avversari della sua squadra"

Monica Lozzi non le ha mandate a dire. La presidente del VII municipio ieri con un insolito post su facebook ha lanciato una vera e propria bordata a Virginia Raggi. Insolita perché nel mondo a cinque stelle degli ultimi 2 anni, quello degli attivisti incendiari diventati pompieri una volta entrati nel palazzo, di solito i malumori e le critiche vengono negati, sopiti, uccisi sul nascere. Stavolta no: i panni sporchi si lavano in piazza, il messaggio lanciato da Lozzi; la presidente rimasta attivista vecchie maniere, ha attaccato il modus operandi dell'amministrazione capitolina. Da un lato l'accaparrarsi meriti, dall'altro soprattutto l'assenza di dialogo con i territori. 

La risposta di Virginia Raggi non c'è stata e dal Campidoglio nessuna risposta ufficiale. Non sono passati inosservati però i commenti sotto il post della Lozzi, molti dei quali contro la presidente del VII municipio.

A parlare per tutti, tra i vertici, è Valentina Corrado che è consigliera regionale, ma anche responsabile degli enti locali del M5s, nonché vicina alla sindaca Raggi e lontana dall'ala "vecchie maniere" del Movimento e allineata al nuovo corso M5s. Usa parole concilianti, prova a spiegare la vicenda, ma poi afferma un concetto in antitesi con il famoso uno vale uno: "Solo chi amministra conosce le difficoltà improvvise che sorgono ogni giorno nella gestione di tante problematiche e Virginia rappresenta un sostegno ed è il sindaco al quale poter chiedere aiuto quando serve e con il quale confrontarsi ma nel rispetto del ruolo che ricopre". In pratica sì al confronto ma nel rispetto dei ruoli, con buona pace dell'uno vale uno.

A parlare in casa Raggi è Andrea Severini, marito della sindaca. Lo fa in maniera metaforica, senza citare Lozzi o la sua consorte. Nei commenti però tutti capiscono il riferimento. "In una squadra si lavora in gruppo, si perde in gruppo e si trionfa in gruppo", esordisce Severini. "In una squadra però c'è sempre un capitano che si prende gli insulti, si prende gli schiaffi per tutti, parla con l'arbitro e mette la sua faccia (e anche altro) a disposizione della squadra". Nella metafora dell'ex consigliere del XIV municipio Virginia Raggi è il capitano. E il capitano "non sparla mai davanti agli avversari della sua squadra, non mette in piazza i problemi interni, cerca di risolverli con la squadra. Un capitano è questo, non è un semplice gregario, ecco perché è stato scelto dalla sua squadra. Avanti tutta!". 

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