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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Consigli in presenza o virtuali, continua la lite. Il gruppo M5s contro De Vito: "È un irresponsabile"

Non si placano le tensioni tra i Cinque Stelle. Il presidente in apertura della seduta odierna: "Videoconferenza esperienza positiva, ma dobbiamo ripartire. Come fatto anche in regione Lazio"

Volano stracci in maggioranza. Al centro dello scontro il rientro a palazzo Senatorio e la ripresa dell'Assemblea capitolina in presenza. Da una parte il capogruppo M5s Giuliano Pacetti, restio a tornare tra gli scranni, dall'altra il grillino presidente d'aula Marcello De Vito che pressa con le opposizioni per far ripartire in via definitiva l'aula Giulio Cesare. Con il primo che dà dell'irresponsabile al secondo, perché "l'emergenza sanitaria impone il proseguimento di tutte le cautele", quindi anche dei consigli comunali in digitale. E il secondo che segnala come anche in regione Lazio le attività siano riprese già da un mese. Ma facciamo ordine. 

Oggi gli esponenti di maggioranza e opposizione, bardati di mascherina come da protocollo, sono effettivamente seduti tra gli scranni. La prima volta dopo tre mesi e mezzo passati su Microsoft Teams, tra votazioni e discussioni solo on line. Così era stato deciso nell'ultima capigruppo. Ieri però il passo indietro di Pacetti: "Chiederemo che le sedute continuino sulla piattaforma Teams fino al termine dell'emergenza". 

Immediata la replica di De Vito: "Dobbiamo dare l'esempio come istituzioni". La città riparte, ripartano anche i luoghi della partecipazione democratica. Questo il messaggio. Un botta e risposta al vetriolo, sempre tramite comunicati stampa e senza alcun tentativo di nascondere lo scontro. Una frattura conclamata che oggi prosegue ancora più accesa. "Il tentativo del presidente De Vito di impuntarsi sulla decisione di rientrare in presenza è un comportamento che riteniamo irresponsabile" tuonano i consiglieri con un altro comunicato stavolta a firma dell'intero gruppo consiliare. 

"Non va dimenticato, infatti, che l'imposizione di rientrare costringerebbe all'assenza i consiglieri che hanno condizioni fisiche o situazioni familiari di fragilità, a cui di fatto impedirebbe lo svolgimento del loro ruolo di consiglieri eletti". Poi l'ulteriore accusa: "La nota inviatagli per chiedere lumi sulle misure di sicurezza applicate a causa dell’emergenza Covid 19 non ha ancora ottenuto risposta"

Un'altra occasione insomma di tirar fuori veleni e rancori. Un'altra vicenda che alimenta crepe e tensioni nella maggioranza grillina. A solo un anno dall'appuntamento con le prossime elezioni. 

De Vito: "Ripartiti anche in Regione"

Sulla questione De Vito è poi intervenuto in apertura della seduta odierna. "Credo sia tempo di ripartire, un mese fa ripartiva gran parte delle attività produttive e anche le messe: è un atto dovuto che le istituzioni segnino un esempio in tal senso - ha sottolineato - così si stanno comportando tutte le istituzioni, come la Regione Lazio che è ripartita il 20 maggio in presenza". 

Poi dà i numeri dei mesi di Consiglio on line. "Devo ringraziare i capigruppo che mi hanno assistito in questa fase delicata, ricordo le titubanze all'inizio ma poi dal 26 marzo abbiamo svolto 23 consigli in videoconferenza, approvato 53 delibere e 33 mozioni, in tutto 86 atti, e svolto 226 commissioni in 59 giorni esclusi i festivi, la prima delle quali il 30 marzo, con una media di 3,8 commissioni al giorno, superiore alla media precedente all'emergenza". Un ottimo esperimento quindi, che però deve restare tale. "Lavorare in presenza fisica dà altri risultati in termini di efficacia ed efficienza e che in videoconferenza ci possono essere problemi tecnici e di connessione e alcune operazioni sono più complesse". 


 

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