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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica San Giovanni / Via Tuscolana, 171

Roma Metropolitane, liquidazione a un passo. Lavoratori bloccano ingresso sede: “152 famiglie in crisi”

Il Comune sceglie di non ricapitalizzare la società, i dipendenti protestano in via Tuscolana: "Il lavoro non si tocca". Tensione con la polizia: "Ci hanno caricati"

Se Ama piange, Roma Metropolitane non ride. La società che si occupa della progettazione e della realizzazione delle linee della metro a Roma è a un passo dalla liquidazione. Il Comune ha scelto di non ricapitalizzare la sua partecipata. Si spengono dunque le speranze del rilancio, senza porre fine alla società, coltivate dai dipendenti per lungo tempo rimasti con una spada di Damocle sulla testa. 

Roma Metropolitane verso la liquidazione

Dopo l’incontro di ieri con i sindacati, in Campidoglio è stata convocata una Giunta straordinaria per predisporre la memoria con cui sarà liquidata la società.

La notizia ha raggiunto i lavoratori che, dopo il flash mob della mattina, si sono riversati davanti alla sede di Roma Metropolitane in via Tuscolana, 171 per impedire l'ingresso al delegato del Comune all'assemblea dei soci e scongiurare dunque il via libera alla liquidazione della partecipata.

Su Roma Metropolitane lo spettro della liquidazione, scioperano i lavoratori: "Si tuteli occupazione"

Roma Metropolitane: lavoratori bloccano ingresso sede

“Il lavoro non si tocca” – il grande striscione affisso sul palazzo della Tuscolana. "Ci barrichiamo per scongiurare questa eventualità. Aspettiamo qui e non ci muoviamo. Siamo 152 famiglie. Non faremo entrare i soci" - hanno scandito al megafono i lavoratori.

“Per i lavoratori di Roma Metropolitane sono stati tre anni lunghi, di passione. Abbiamo pregato di essere ascoltati prima della firma di questo contratto di servizio che sapevamo ci avrebbe portato verso la fine: nessuno ci ha ascoltato. Dopo due mesi ci hanno detto che questo contratto non copriva i costi, come oi avevamo già previsto e annunciato. Non accettiamo che dopo tre anni ci venga detto che l’unica soluzione è la liquidazione: chiediamo - dicono i dipendenti da via Tuscolana - la ricapitalizzazione immediata della società”. 

Poco prima delle 19 l'intervento della Polizia che ha scardinato il blocco dei lavoratori per consentire l’ingresso del delegato del Campidoglio. Sono seguiti attimi di tensione: tre dipendenti di Roma Metropolitane, nell’impatto con il cordone degli agenti, sono rimasti a terra così come il deputato di LeU e consigliere comunale, Stefano Fassina. Sul posto i sanitari del 118 per prestare le cure necessarie ai contusi. “Ci hanno caricati” – urlano. "La Sindaca ci ha fatto caricare dalla polizia nonostante fosse una manifestazione autorizzata. Tutto questo per scortare il delegato dentro la sede della società", "Siamo stati calpestati" - gridano i lavoratori di Roma Metropolitane.

La Cgil: “Liquidazione non serve a salvare azienda”

Insieme a loro i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil e alcuni consiglieri del gruppo Pd capitolino.

“Quella che Virginia Raggi e tutta la Giunta capitolina si stanno assumendo è una responsabilità enorme. Oltre a compromettere il futuro di oltre 150 lavoratori – ha detto il segretario della Cgil Roma, Natale Di Cola - l'amministrazione rischia di pregiudicare tanti progetti cruciali per lo sviluppo della città, come il completamento della linea C della metro e gli ammodernamenti delle linee A e B, solo per citare i più importanti. La Giunta abbia almeno il coraggio di assumersi la responsabilità politica della scelta evitando di perseverare nella assurda narrazione che la liquidazione della società serve a salvare l'azienda, il lavoro e le attività. Ribadiamo che l'unica strada per salvare l'azienda – ha concluso Di Cola - la ricapitalizzazione legata ad una riorganizzazione della società. Una strada possibile che si sta scendendo di non perseguire".
 

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