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Una città a 30 km orari: fa breccia in Campidoglio l'idea di abbassare i limiti di velocità

Limiti ridotti a 30 km/h. Patanè: "Sono d'accordo per le strade della viabilità secondaria"

Una città a trenta chilometri orari. Non è un’utopia, se si escludono da queste limitazioni le strade a maggiore percorrenza. E’ anzi un obiettivo dell’attuale amministrazione capitolina.

L'annuncio delle strade a 30 km/h

“Io sono d’accordo ad istituire delle zone 30 sulla viabilità secondaria”ha affermato Eugenio Patanè, l’assessore alla mobilità di Roma Capitale.  Saranno quindi abbassati i limiti di percorrenza, portandoli ad una velocità che è quella attualmente prevista per i mezzi che si spostano sulle piste ciclabili. La dichiarazione, rilasciata durante un incontro svoltosi nella “Casa della città” della Garbatella, arriva per rispondere ad una precisa domanda.

La richiesta, avanzata da Paolo “Rotafixa” Bellino, era rivolta a conoscere “se una città a trenta chilometri orari sia un obiettivo dell’attuale giunta”. Risposta affermativa quindi, anche se quest’intenzione non va estesa, è stato specificato, alle strade della cosiddetta viabilità principale. La via Tiburtina o la Salaria, per fare degli esempi, non verrebbero toccate dall’eventuale provvedimento. Le strade interne ad un quartiere invece sì.

Il tema della sicurezza stradale

Non è il primo segnale che arriva dal Campidoglio, intenzionato ad impegnarsi per garantire una maggiore sicurezza agli utenti della strada.  “Il tema della sicurezza degli automobilisti e dei pedoni è per noi centrale ed è oggetto di costante attenzione” è tornato a ribadire il sindaco Roberto Gualtieri che al riguardo ha citato, oltre ai lavori effettuati sul manto stradale, anche la prossima messa in campo di “un primo pacchetto di interventi specifici per la sicurezza stradale”.

Le misure per ridurre la velocità

“In queste ore -ha aggiunto Gualtieri – abbiamo già iniziato ad incrementare i controlli sulle strade con autovelox, tutor ed etilometri. A febbraio, inoltre, partiranno i primi interventi strutturali sui cosiddetti black points, gli incroci considerati come i più pericolosi”. Il secondo lotto riguarda quasi per intero la Cristoforo Colombo, la strada dove lo scorso 20 ottobre ha perso la vita l’ennesima vittima della strada.

Il sindaco ha dichiarato pure di voler puntare su “specifiche campagne di comunicazione” perché sensibilizzare i cittadini sulle “conseguenze drammatiche delle velocità troppo spesso eccessive come della guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di stupefacenti. Lo dobbiamo anche alle famiglie delle vittime e a quella di Francesco Valdiserri, che sta affrontando con straordinaria dignità un dolore infinito”.

Tante iniziative, quindi, che il Campidoglio intende mettere in campo per incrementare la sicurezza di tutti gli utenti della strada. Autovelox, etilometri, sistemazione degli incroci pericolosi. Ed abbattimento dei limiti di velocità sulle strade secondarie. Un obiettivo dichiarato pubblicamente.

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