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"Liberare Roma" con una grande alleanza civica: così Amedeo Ciaccheri guarda al dopo Raggi e sfida il Pd

Il presidente del municipio VIII presenta il suo progetto civico, aperto perché no anche alle sardine anti Salvini. Ad ascoltarlo anche diversi esponenti dem

L'anima movimentista dei democratici si posiziona. Amedeo Ciaccheri, presidente del municipio VIII, tra i volti giovani diventati simbolo di un nuovo corso possibile per la sinistra romana, dopo il disastro dell'era Marino, ha lanciato da portavoce Liberare Roma, rete di aggregazione che da mesi si riunisce e ragiona sul da farsi con un traguardo: le elezioni amministrative del 2021. Una lista calamita, è l'obiettivo, per le tante operose realtà civiche del territorio e, perché no, anche delle "sardine" anti Salvini.  

Il varo del nuovo movimento, "aperto, accogliente, gender friendly, antifascista, antirazzista e antinazionalista", oggi nella sala Forma spazi di via Cavour. Presenti in prima fila noti esponenti dell'ala più sinistra della sinistra romana: dagli ex Sel Massimiliano Smeriglio a Gianluca Peciola, ad Andrea Alzetta, volto dei Movimenti per l'abitare, a Imma Battaglia, in prima linea per i diritti gay, a Paolo Cento, ecologista tra i più dialoganti dell'area di Sinistra Italiana. 

"Tra poco più di un anno Roma torna al voto dopo questi 4 anni disastrosi di amministrazione Raggi - ha spiegato Ciaccheri - questa volta avremo un avversario chiaro che è la destra di Salvini con la sua retorica razzista e le sue politiche becere. Quindi noi vogliamo partire con una campagna di ascolto sul territorio, perchè le prossime elezioni vogliamo che le vinca una coalizione democratica e progressista. Attraverseremo Roma per capire le sofferenze della città". 

Con largo anticipo, a un anno e mezzo dalle amministative del 2021, il contenitore si prepara ad accogliere chiunque voglia contribuire, da sinistra, alla rinascita della città. Il modello è un po' quello della lista che ha portato la candidata civica Elly Schlein a raccogliere oltre 22mila voti alle regionali dell'Emilia Romagna. Un successo inaspettato a cui guardare. Che è poi l'evoluzione di una ricetta già sperimentata a Roma per le elezioni dei municipio III e VIII, con Giovanni Caudo e appunto Amedeo Ciaccheri eletti entrambi presidenti nel 2018, primo successo a sinistra dopo la disfatta delle amministrative che hanno incoronato Virginia Raggi sindaco della Capitale.

Chi si candida a sinistra nel 2021 

E allora Liberare Roma potrebbe essere già il nome di una lista elettorale a sè, o potrebbe essere inglobata in qualcosa di più ampio. D'altronde in sala non mancano volti del Partito democratico che certo come storia, con Movimenti e centri sociali, non hanno molto a che vedere, ma che non possono non guardare oltre i confini del partito storico. Da Andrea Casu, ex renziano segretario del Pd Roma, ai consiglieri dem in Campidoglio Valeria Baglio e Orlando Corsetti. E proprio dai dem si aspetta un cenno sulle primarie di coalizione, che ancora non sono in calendario.  

Ciaccheri ambisce a prendervi parte. Anche se oggi non è arrivato nessun annuncio ufficiale come in molti si aspettavano. Certo lo stesso minisindaco non può negare che candidarsi sindaco sia l'obiettivo. A tempo debito. "Non è una campagna per una candidatura - spiega in risposta alle domande dei cronisti - la sfida politica non si misura sui nomi. Chi si candiderà non dovrà partecipare ad un concorso di bellezza ma stare dentro un percorso. Prima dei nomi viene il processo democratico. Ma bene che ci sia lo strumento delle primarie".

Altri volti nel totonomi? Carlo Calenda, ex dem oggi leader di Azione espressione del centro più che della sinistra, Roberto Morassut, una sicurezza figlia di grandi padri quali Walter Veltroni e Goffredo Bettini, deus ex machina della politica romana, e non solo, che abbiamo visto all'opera nel tessere la trama dell'alleanza Pd-M5s a palazzo Chigi. E ancora Michela Di Biase, lady preferenze in Campidoglio ora in Consiglio regionale, e sempre al capitolo dei minisindaci, un po' il diretto competitor di Ciaccheri, Giovanni Caudo, presidente del III municipio. Per i nomi è presto comunque, ma nel feudo rosso della Garbatella le manovre verso il 2021, si può dire, sono partite.  

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