Bocciato il Forum sui Beni Confiscati, Libera: “Per la Raggi non è una priorità sconfiggere le mafie”
L’associazione fondata da Don Ciotti a tamburo battente contro la giunta: “Atto assurdo, grave e pericoloso”. Guadagno (M5S): “Un voto contrario non nel merito dell’atto, basta strumentalizzazioni”
Un esito “gravissimo” secondo Libera, la storica associazione antimafia, è quello emerso dall’Assemblea Capitolina di ieri: è stata bocciata – “affossata”, secondo il gruppo fondato da Don Luigi Ciotti – l’istituzione del Forum cittadino sui beni confiscati, un organismo consultivo previsto dal regolamento cittadino omonimo approvato nel 2018 che comandava l’istituzione della consulta entro sei mesi: “Sono passati 3 anni e il forum a oggi non è stato ancora istituito”, incalza Libera. La responsabilità per tale mancanza viene assegnata integralmente all’amministrazione Cinque Stelle: “Siamo stanchi e stanche di ritardi, bugie e scuse. È evidente che per la Sindaca e la Giunta non è una priorità sconfiggere le mafie, altrimenti non avremmo dovuto aspettare 3 anni per discutere nuovamente l’attivazione del Forum e non avremmo assistito al rifiuto della mozione di ieri. Un rifiuto incomprensibile che rappresenta una sconfitta delle istituzioni che tradiscono la parola data e le aspettative di cittadine e cittadini impegnati come volontari contro le mafie”.
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"Assurdo, grave e pericoloso"
Secondo le Associazioni, Nomi e Numeri contro le Mafie, la non approvazione in Assemblea Capitolina è “assurda”, perché è stata la giunta ad approvare a giugno 2018 il regolamento sui beni confiscati; “grave”, perché “è grazie al milione di firme raccolto da Libera nel 1996 che fu approvata la legge per l'uso sociale dei beni e al percorso attivato nel 2018 da associazioni, sindacati, presidi antimafia, comitati, cooperative sociali, parrocchie, movimenti per il diritto all’abitare, docenti e case delle donne che fanno parte della Rete dei Numeri Pari che è stato possibile approvare il regolamento del Comune di Roma sui beni confiscati. Un patrimonio sempre più numeroso che oggi conta più di 600 beni in gestione all'ANBSC e ancora da destinare, che testimonia quanto le mafie siano presenti e forti a Roma”. Infine è “pericolosa” perché “indebolisce e isola quei soggetti sociali che sono impegnati sul campo e che con questa decisione non vengono riconosciuti nei luoghi della partecipazione: questo le mafie lo vedono e non è un bel segnale”.
Guadagno (5S): "Piena disponibilità a collaborare"
"Abbiamo il Sindaco sotto scorta", dichiara a RomaToday Eleonora Guadagno, presidente della Commissione Cultura del Comune di Roma: "Tutto si può affermare tranne che non stiamo lavorando quotidianamente con azioni concrete mai realizzate in passato, contro le mafie. Il mio voto contrario non entrava nel merito dell'atto, che a livello regolamentare non supera la delibera ma teneva chiaramente conto della strumentalizzazione politica che ne è stata fatta. C'è piena disponibilità di questa amministrazione a continuare a collaborare e a confrontarsi come già avvenuto anche in questi anni, con realtà come Libera"
Il Pd all'attacco
Duro il commento del Pd. Il segretario romano Andrea Casu: "Oggi dopo tre anni di attesa dal Campidoglio ennesimo schiaffo a tutte le realtà che combattono contro la mafia. Insieme ai Consiglieri dem in Campidoglio continueremo a batterci per il Forum per i beni confiscati: uno strumento di partecipazione indispensabile di cui Roma ha bisogno". Enzo Foschi, vicesegretario del Pd Lazio: "Un'altra scelta sciagurata da parte di Virginia Raggi e della sua maggioranza che, in Campidoglio, ha bocciato la mozione per istituire il Forum dei beni confiscati alla criminalità. Il forum, voluto da molte associazioni e comitati che da sempre combattono per portare la legalità nella Capitale - prosegue Foschi - sarebbe stato uno strumento concreto, di partecipazione attiva e di lotta alla criminalità. Sarebbe stato un luogo di incontro delle realtà positive del territorio ed invece, grazie alla sindaca Raggi, Roma perde, purtroppo, l’ennesima occasione".