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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Da Bracciano a Ladispoli, sei sindaci scrivono a Zingaretti: "No a nuovi impianti per rifiuti a Cupinoro"

Mercoledì 25 ottobre presidio alla Pisana

Ci sono anche i sindaci del territorio a fianco dei cittadini di Fermiamo Cupinoro, in mobilitazione contro i progetti di impianti di trattamento dei rifiuti che potrebbero essere realizzati nei pressi della discarica, "chiusa dal 2014 ma mai bonificata". Mercoledì 25 ottobre, dalle 10 di mattina, si terrà un presidio fuori dal Consiglio regionale alla Pisana per consegnare al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, una lettera firmata dai primi cittadini di Bracciano, Cerveteri, Ladispoli, Anguillara, Trevignano e Manziana, e da una serie di associazioni ambientaliste, per chiedere la "revoca immediata dell'autorizzazione integrata ambientale ormai scaduta" ad un impianto di Trattamento meccanico biologico da 130 mila tonnellate all'anno e uno di Biogas da 33 mila tonnellate all'anno su sito di via Settevene Palo. Non solo. "Nel documento si sollecita anche di procedere con la bonifica della discarica". 

La mobilitazione si è ulteriormente compattata lo scorso 17 ottobre quando presso la sala consiliare del Comune di Bracciano si è svolta un'assemblea convocata dai cittadini del Movimento Fermiamo Cupinoro alla quale hanno preso parte anche i rappresentanti istituzionali di molti comuni della zona. 

A preoccupare maggiormente cittadini e amministratori l'asta fissata per il 21 novembre dal curatore fallimentare per la vendita del 'ramo d'azienda' composto dai titoli autorizzativi" per la realizzazione presso il sito di via Settevene Palo di un impianto di "preselezione Rsu con produzione di Cdr e Fos (Combustibile da rifiuto e Frazione organica stabilizzata, ndr) della capacità di trattamento di 135 mila tonnellate di rifiuti all'anno" e di "un impianto per il compostaggio della FORSU e digestione anaerobica, della capacità annua pari a 30.000 tonnellate". 

"Rispondendo al nostro comitato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha affermato che le autorizzazioni sono scadute" spiega a Romatoday, Elena Rosa Carone Fabiani, del Movimento Fermiamo Cupinoro. "Ma ricordiamo che l'acquirente può chiederne il rinnovo". 

Cittadini e amministratori sollecitano anche l'intervento dell'Università Agraria di Bracciano, "proprietaria dei terreni su cui dovrebbero sorgere gli 'eco'-mostri" scrivono in una nota. "Vorremmo ricordare all'Università Agraria quali sono i suoi compiti in relazione alla tutela dei terreni di sua proprietà che, tra l'altro, sono sottoposti a numerosi vincoli di cui, il più importante, è quello relativo agli Usi Civici". Conclude la nota: "Chiediamo all'Università Agraria di Bracciano di esprimersi con chiarezza e trasparenza rispetto alla decisione che dovrà necessariamente prendere laddove l'asta venga aggiudicata e i permessi per realizzare gli impianti fossero validi. Chiediamo che tale espressione di volontà sia corredata da un'apposita delibera di Consiglio, al quale crediamo debbano partecipare tutti cittadini". 
 

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