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Renzi ai commissari del Pd romano: "Grazie per lavoro di pulizia"

Un elogio tramite lettera a Esposito e Orfini, il primo commissario del Municipio di Ostia, il secondo del partito romano. "Il vostro compito non facile non è solo quello di bonificare ma anche di ricostruire"

Di norma non ama entrare nelle faccende del Pd romano, ma stavolta, tra Ostia e l'emergenza malavita, l'inchiesta su appalti metro C, Mafia Capitale, e le dimissioni di Venafro, capogabinetto della Regione Lazio, forse, davvero, la carne al fuoco è troppa. Così il premier Matteo Renzi ha scritto una lettera, pubblicata sul sito nazionale, commissario del Pd della Capitale Matteo Orfini e il commissario del X Municipio, Stefano Esposito, minacciato dai clan del Lido. 

Il vostro compito "non facile - scrive il premier - non è solo quello di bonificare e vigilare, ma di ricostruire, di mettere le basi per restituire ai volontari e ai militanti del Pd quel futuro che ci stiamo impegnando a realizzare insieme", cioè quel "'partito davvero buono' che non si rassegna alle infiltrazioni, alle camarille, alle cordate, ai signori delle tessere alle intimidazioni, all'indifferenza" e che combatte una battaglia di "antimafia capitale necessaria e urgente". 

Renzi si sofferma sulla "iniziativa coraggiosa presa a Ostia, ad esempio, grazie alla disponibilità di un 'duro' come il senatore Stefano Esposito che ci ha consentito di andare all'attacco, di non aspettare le segnalazioni e le iniziative che vengono da fuori, ma di affrontare una situazione insalubre di infiltrazioni e intimidazioni che frustra il partito e il territorio. Ne sa qualcosa una cronista coraggiosa come Federica Angeli di Repubblica, costretta a vivere sotto scorta per i suoi articoli di denuncia di una situazione intollerabile di sopruso e connivenza".

Il segretario-premier cita anche Italo Calvino: "Secondo quanto indicava Italo Calvino nelle Città invisibili, provare a 'cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio'. Chiamando per nome e cognome la criminalità, andando nei circoli, sostenendo chi vuole farcela, chi non molla, chi non si arrende di fronte alla protervia, la tiepidezza, l'ignavia, la complicità".

Di due giorni fa il breve vertice tra Orfini, Marino, Zingaretti e il segretario regionale Fabio Melilli, nel quale era già emerso il tema di un rilancio, anche e soprattutto a livello comunicativo, del partito romano. "Una grande campagna di coinvolgimento e mobilitazione delle forze sane della città" sintetizzava Orfini. Iniziative pubbliche utili, spiegava ieri Marino, a "dare alla città un senso di quanto lavoro sia stato fatto in questi mesi, della discontinuità rispetto agli anni passati". 

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