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Auto organizzati Atac, l'azienda passa al contrattacco: in arrivo le contestazioni disciplinari

I provvedimenti stanno in questi giorni raggiungendo gli autisti che dal 4 al 10 novembre non hanno fornito disponibilità per gli straordinari. Lettere anche per chi è andato in tv in divisa

Il contrattacco è partito. Atac sta mandando le lettere di contestazione disciplinare nei confronti degli autisti aderenti al neonato gruppo Cambia-Menti M410. I provvedimenti stanno in questi giorni raggiungendo in particolare coloro i quali ad inizio novembre non hanno fornito, in maniera del tutto lecita, la propria disponibilità a coprire turni di servizio.

A INIZIO NOVEMBRE - Un passo indietro per capire di cosa stiamo parlando. Da metà ottobre un gruppo di autisti Atac, esasperati per il protrarsi di problemi irrisolti all'interno del trasporto pubblico e inviperiti contro i sindacati accondiscendenti con le scelte dei piani alti, decide di evidenziare le carenze del trasporto pubblico. La forma scelta è quella dell'astensione dagli straordinari. Gli autisti parlano, si incontrano, discutono, si organizzano su facebook e quindi 'deliberano': a inizio novembre diremo no agli straordinari. Atac infatti per coprire la carenza dei turni da anni ormai 'sfrutta' lo straordinario per coprire i turni previsti dal contratto di servizio.

Così centinaia di autisti "si danno impegnati" e firmano un foglio di rinuncia agli straordinari. L'Atac si accorge che qualcosa sta montando, ha molti turni scoperti ed avvisa il Prefetto. Il 3 novembre nei depositi compare un avviso, una sorta di precettazione in cui, equiparando l'astensione dagli straordinari ad una forma di sciopero, si richiede la messa in atto di tutte le procedure per indire la forma di protesta. Gli autisti però non si spaventano e mettono in atto la protesta. Dal 4 al 10 novembre il calo dei bus in strada è stato quantificato in percentuali variabili tra il 10 e il 20%.

Ora le lettere. L'Atac contesta il mancato rispetto della richiesta del Prefetto. Si legge infatti nella lettera: "Tale ordinanza veniva resa nota a tutti i lavoratori in data 3 novembre 2013 tramite affisione nei posti di lavoro. Ciò nonostante, Lei che aveva manifestato la volontà di non voler prestare la sua attività lavorativa su turni a straordinaria, non revocava tale richiesta".

Secondo l'azienda "tale comportamento causava danno alla regolare erogazione del servizio di trasporto pubblico". Atac fa riferimento ad articoli e dichiarazioni stampa che dimostrerebbero come la protesta possa configurarsi come "astensione collettiva dalla prestazione lavorativa". Il provvedimento chiede, entro cinque giorni, di motivare l'astensione dallo straordinario.

Le lettere erano attese dal gruppo e non hanno scosso più di tanto i lavoratori che hanno già deciso di affidarsi agli avvocati. Gli stessi lavoratori fanno sapere di essere comunque in grado di motivare la rinuncia allo straordinario.

Ma non solo la rinuncia agli straordinari. L'Atac ha pronte le lettere di contestazione per chi è comparso in tv in divisa, in particolare a Piazza Pulita dove una trentina di autisti si è presentata a far da pubblico in trasmissione. A parlare però è stata solo Micaela Quintavalle.

Intanto, in attesa di risposte dal sindaco Marino, minacciano di ripetere la stessa forma di protesta sotto Natale: "Dal 16 al 20 diremo no agli straordinari e bloccheremo la città".

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