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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Rom, l'Europa striglia Renzi: "Sgomberi forzati a Roma violano obblighi internazionali"

La lettera Commissario per i Diritti Umani del Consiglio d'Europa Nils Muižnieks al presidente del Consiglio. Tra i casi italiani di sgomberi della comunità rom, la Capitale è prima della lista

Ennesima reprimenda dall'Europa dei diritti all'Italia dei ghetti. Con una lettera inviata al presidente del Consiglio Matteo Renzi, il Commissario per i Diritti Umani del Consiglio d’Europa Nils Muižnieks si è detto seriamente preoccupato per la continuazione degli sgomberi forzati ai danni delle comunità rom in Italia. E Roma, lo sappiamo, è al primo posto. 

"Voglio ricordare che ogni sgombero effettuato senza le dovute garanzie procedurali e senza l’offerta di soluzioni abitative alternative adeguate rappresenta una seria violazione degli obblighi internazionali da parte dell’Italia. Con dispiacere osservo la continuazione delle politiche del passato" ha scritto al primo ministro italiano il Commissario, che ha citato i dati fornitigli dall’Associazione 21 luglio sull’incremento degli sgomberi forzati a Roma, a partire dal 13 marzo 2015, giorno dell’annuncio del Giubileo della Misericordia nella Capitale, lanciando sul tema la campagna #PeccatoCapitale

Il Commissario aveva visitato alcuni insediamenti rom della Capitale nel luglio 2012. Un anno dopo, a novembre 2013, aveva rivolto una lettera di preoccupazione all’ex sindaco Ignazio Marino. "Durante la mia visita ho potuto osservare in prima persona le condizioni al di sotto degli standard in cui vivono i rom nei dintorni di Roma, sia negli insediamenti informali che nei 'villaggi attrezzati' autorizzati. La segregazione che caratterizza questi ultimi – si legge nella lettera – mina seriamente le possibilità per gli abitanti di ricevere istruzione, avere accesso al lavoro, interagire con persone non rom e integrarsi nella società. Per questo, non possono essere considerati delle alternative abitative adeguate nel contesto degli sgomberi forzati".

Oltre agli sgomberi forzati che continuano ad occorrere nella Capitale, Nils Muižnieks si è soffermato sugli oltre 2 mila rom sgomberati nel 2014 a Milano e sulle ulteriori azioni previste nei primi mesi del 2016. "In molti casi le azioni di sgombero sono realizzate senza una notifica formale o sufficiente preavviso e, fatto ancora più grave, senza una genuina consultazione con i diretti interessati" ha scritto ancora il Commissario nella lettera che prosegue: "Ho ricevuto notizie di famiglie rom rese senza tetto dato che nessuna soluzione alternativa è stata loro fornita oppure considerato che l’unica alternativa proposta è stata il ricollocamento in centri di raccolta, segregati, per soli rom".

Muižnieks ha quindi ricordato a Matteo Renzi come già nel 2005 e nel 2010 il Comitato Europeo sui Diritti Sociali avesse già ravvisato la violazione, da parte dell’Italia, dell’articolo 31 della Carta Sociale Europea sul diritto all’alloggio e, nel 2010, di altri tre articoli della stessa Carta in relazione alle condizioni di vita di rom e sinti. Violazioni che lo stesso Comitato ha ribadito anche a gennaio 2016.

"Campi segregati e sgomberi forzati sono diametricalmente opposti rispetto allo spirito della Strategia Nazionale di Inclusione dei Rom, Sinti e Camminanti che l’Italia ha adottato nel febbraio 2012", ha concluso il Commissario che ha quindi chiesto al Presidente del Consiglio italiano informazioni sulle misure che l’Italia intende attuare per un cambio di marcia.

LA RISPOSTA - Alla lettera di Nils Muižnieks è seguita la replica del Ministero degli Esteri italiano, a firma del sottosegretario Benedetto Della Vedova, il quale, tra le altre cose, ha voluto sottolineare come gli sgomberi degli insediamenti informali siano realizzati "nel pieno interesse delle persone coinvolte, nel rispetto delle normative e delle procedure" e con il massimo impegno, da parte della autorità locali, nel "provvedere soluzioni alternative abitative adeguate".

La 21 Luglio commenta a sua volta le parole del ministero, chiedendo un nuovo incontro al commissario Muižnieks: "Oltre che del tutto insoddisfacente per i contenuti espressi nella replica al richiamo del Commissario per i Diritti Umani, la lettera a firma Benedetto Della Vedova contiene informazioni, relative in particolare al rispetto delle procedure in materia di sgomberi forzati, che non trovano alcun riscontro nel modo in cui, in Italia, le autorità competenti attuano le azioni di sgombero, rendendosi pertanto responsabili di gravi violazioni dei diritti umani di uomini, donne e bambini".
 

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