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Incidente in via Goito: la lettera di Alemanno

Gianni Alemanno ha scritto una lettera all'ambasciatore dell'Ecuador perché venga fatta chiarezza sull'incindente avvenuto in via Goito e costato la vita a un giovane di 26 anni

Il sindaco Alemanno ha scritto all’Ambasciatore dell’Ecuador a Roma, in seguito alla morte del giovane centauro investito lunedì scorso dall’ auto di un diplomatico dell’ Ambasciata. Ecco il testo, pubblicato anche sul blog del sindaco

Signor Ambasciatore,
da due giorni la Città è scossa dall’ultimo incidente stradale mortale, causato da un pirata della strada che – pensando forse di sfuggire alla giustizia – si è dileguato, lasciando morire sul marciapiede un ragazzo romano di 26 anni, Marco Bartoccioni.
La notizia della vigliaccheria di questo comportamento è aggravata oggi dal dubbio che di questo atto criminale non venga fatta giustizia, in quanto il presunto colpevole sarebbe un funzionario diplomatico della Sua Ambasciata, e quindi godrebbe di immunità secondo il diritto internazionale.
Al di là di quelle che sono le norme stabilite dalla Convenzione di Vienna, a cui l’Italia certamente si attiene e si atterrà, la nostra Città ed i suoi cittadini pretendono oggi di conoscere la verità sull’identità della persona che era alla guida di quell’automobile lanciata ad altissima velocità, e che non si è nemmeno fermata per soccorrere il giovane Marco.
Pretendono di sapere quali seguiti avrà in Ecuador la vicenda giudiziaria di questa persona, che immaginiamo verrà presto allontanata dall’Italia.
Pretendono di sapere se il Governo dell’Ecuador, considerata l’amicizia con il nostro Paese, e la presenza a Roma di una numerosa ed operosa comunità ecuadoriana, ricorrerà o meno alla rinuncia dell’immunità diplomatica per il suo dipendente, lasciando che egli sia giudicato in Italia secondo il nostro ordinamento giuridico.
Lei sa che la nostra Città è sempre orgogliosa del carattere speciale ed internazionale che le attribuisce la presenza di una numerosa comunità diplomatica.
Deve anche sapere però che Roma si aspetta da tutti i rappresentanti degli Stati Esteri che vivono e lavorano con noi, che circolano nelle nostre strade, che fanno parte attiva della vita cittadina, un comportamento esemplare.
Concorderà infatti che altrimenti sarebbe paradossale che proprio da funzionari diplomatici, e quindi da coloro che sono chiamati a rappresentare il meglio del loro Paese e della loro cultura, non ci si possa aspettare un altissimo grado di educazione civica.
Noi romani ci aspettiamo dai nostri ospiti stranieri esattamente questo: lo stesso rispetto delle regole che esigiamo da ognuno dei nostri cittadini.
Le chiedo pertanto un incontro urgente, da cui mi attendo precise risposte su tutti i temi che ho precedentemente sollevato, in modo da garantire ai familiari della giovane vittima e attraverso essa a tutta la città di Roma che questo grave reato non rimanga impunito.
La prego di accettare, Signor Ambasciatore, i sensi della mia più alta considerazione.

Giovanni Alemanno

S.E. l’Ambasciatore Carlos Vallejo Lopez
Ambasciata dell’Ecuador
ROMA
 

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