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Martedì, 3 Ottobre 2023
Politica

Legge di Bilancio, i timori di Gualtieri: "Fondi insufficienti, dovremo tagliare i servizi"

Il sindaco interviene sulla manovra economica, esprimendo preoccupazione per i finanziamenti riservati ai Comuni

"Sono preoccupato: in una situazione di risorse scarse decidere di non coprire le maggiori spese per i Comuni e invece mettere 1 miliardo su flat tax e pensioni significa aver deciso che quel miliardo non va dove sarebbe dovuto andare, ovvero a consentire ai Comuni di non tagliare sui servizi: tagli che invece dovranno esserci".

Queste le parole del sindaco Roberto Gualtieri, intervenuto nel corso della giornata inaugurale dell’assemblea annuale di Anci e interpellato sul disegno di legge di bilancio approvato dal consiglio dei ministri il 21 novembre. Una manovra da 35 miliardi che attende il passaggio parlamentare e che prevede, tra le altre cose, un investimento di circa 21 miliardi per fronteggiare il caro energia e l’aumento dell’inflazione e l’introduzione di una flat tax incrementale per tutte le partite iva, affiancata a un allargamento della tassa piatta per gli autonomi con redditi fino ad 85mila euro e alla detassazione dei premi di produttività per i dipendenti.

"Inevitabili pesanti tagli sui servizi senza una revisione"

Provvedimenti verso cui Gualtieri si è mostrato critico, oltre che preoccupato: "Sui 20 miliardi netti di manovra, a quanto sappiamo dalle anticipazioni visto che il testo dovrebbe arrivare lunedì, ci sono 0,6 miliardi di migliore situazione ereditata e 0,5 di scostamenti, fanno 21 miliardi netti - ha detto il sindaco di Roma dal palco della 39esima assemblea annuale dell’Anci, che si è aperta alla fiera di Bergamo -. Quello che mi preoccupa di più è la distribuzione di queste risorse per quanto riguarda i Comuni. Se fosse confermata la cifra di 400 milioni per il nostro comparto sarebbe comunque insufficiente a coprire l’aumento dei costi energetici. Mi auguro che nel passaggio parlamentare ci sia una revisione, altrimenti ci saranno inevitabilmente pesanti tagli sui servizi".

A preoccupare Gualtieri anche la sentenza della Corte costituzionale con cui si stabilisce che si può considerare come prima casa anche la seconda: "Questo per Roma significa 140 milioni di costi in più, una fattispecie molto significativa, persino superiore all’impatto del costo dell’energia e un fatto totalmente ignorato dalla legge di bilancio, che avrà un effetto a breve".

Giubileo 2025, l'appello del sindaco: "Si firmi il decreto attuativo per le opere"

Il sindaco ha approfittato dell’occasione anche per esprimere timori relativi alla realizzazione delle opere previste per il Giubileo 2025, e ai tempi sempre più stretti: "Come amministrazione abbiamo presentato il programma, ma non siamo ancora in grado di spendere le risorse fino a quando il governo non approverà il decreto attuativo. Capisco che il governo è stato impegnato da altre incombenze, come il varo della Legge di Bilancio - ha concorso - anche sei mesi di ritardo avranno un impatto sulla conclusione degli interventi che vanno completati a dicembre 2024. Mi auguro che questo decreto arrivi al più presto".

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