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Legambiente: Piano Casa, "colpo di grazia" per i parchi del Lazio

Questa mattina in Commissione Urbanistica alla Pisana Legambiente ha ribadito lo scontento per il nuovo Piano Casa considerandolo un vero scempio per gli spazi verdi della regione

Da quando è stato approvato il 1 ottobre scorso Legambiente Lazio si è opposta con tutte le forze denunciandone il potere deturpante e la mancanza di regole. Il Piano Casa della Regione Lazio deciso dalla giunta Polverini  continua a scatenare le reazioni dell'associazione ambientalista che, proprio questa mattina, durante l'audizione in Commissione Urbanistica alla Pisana, ha manifestato nuovamente il proprio dissenso nei confronti di una manovra considerata un vero e proprio assalto al cemento nei parchi e nelle aree agricole, oltre che un nefasto processo di deindustrializzazione a scapito dei capannoni delle piccole e medie imprese.

“Nel Lazio il diritto all'abitare, la riqualificazione delle periferie, la necessità di spazi per le piccole imprese sono temi importanti che vanno affrontati mettendo mano in modo serio e organico alla legge urbanistica regionale” ha dichiarato il presidente di Legambiente Lazio Lorenzo Parlati secondo il quale le nuove norme edilizie si sarebbero dovute limitare a coprire la crisi del settore e non allargarsi “addirittura fino al dicembre 2013”.

Piuttosto che aumentare le colate di cemento sarebbe piuttosto il caso di mettere mano a una “riqualificazione dei tessuti urbani degradati” unitamente allo stralcio di tutti quegli articoli che mettono a rischio il centro storico e gli edifici vincolanti.  Sotto accusa di Legambiente anche il sistema di concessioni edilizie in sanatoria, definito un grave "tana libera tutti", “con l'alibi del silenzio-assenso e in mancanza di un doveroso e preventivo approfondimento sullo “stato dell'arte” dei condoni".
 

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