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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Lavoro, presentati i dati sul 'Jobs Act' della Regione

A fare il punto della situazione è stato il presidente Nicola Zingaretti assistito dall'assessore Luvia Valente durante la conferenza stampa tenutasi oggi

A quasi un anno dal proprio insediamento, la Giunta Zingaretti stila il bilancio delle politiche intraprese nel mondo del lavoro. A fare il punto del suo 'Jobs act' è stato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, insieme all'assessore regionale al Lavoro, Lucia Valente, in una conferenza stampa convocata nella sede di via Cristoforo Colombo alla presenza di numerose associazioni del territorio, consiglieri regionali e anche deputati. Presente anche il senatore di Scelta civica, Pietro Ichino, dato tra i favoriti al dicastero del Lavoro nel totoministri del prossimo Governo Renzi.

"Siamo molto soddisfatti del lavoro di questo primo anno, svolto intensamente con le parti sociali, con cui c'è stato un lavoro di affiancamento importante che ci ha portato in tempi brevi a provvedimenti niente affatto scontati", ha commentato Valente. "Abbiamo voluto concentrare tutte le nostre energie e le risorse che abbiamo e che arriveranno con la nuova programmazione europea 2014-2020 per le politiche attive, partendo dalla 'Garanzia giovani', che per noi è una fase sperimentale necessaria", ha spiegato l'assessore, sottolineando che "il centro delle politiche è l'accompagnamento attivo nel mondo del lavoro, quindi tutoraggio, coaching e poi una formazione non autoreferenziale e fine a se stessa, ma una formazione che guidi al lavoro".

I DATI A INSEDIAMENTO ZINGARETTI - Oltre 300mila senza lavoro (+53.637 rispetto al periodo di riferimento 2012), per un tasso di disoccupazione al 12,2%, in netto aumento sul 10% dell'anno precedente, e al contempo occupati in calo di 51mila unità, con un tasso di occupazione sceso fino al 56,2% (-1%). È la fotografia del mondo del lavoro nel Lazio al terzo trimestre del 2013, vale a dire la situazione di fronte a cui si è trovata la Giunta Zingaretti al momento dell'insediamento alla guida della Regione. I dati, certificati dall'Istat, sono stati riportati all'attenzione della stampa stamattina, in occasione della presentazione del nuovo pacchetto di misure per l'occupazione messo in campo dall'amministrazione regionale.

Al primo gennaio 2013 nel Lazio risiedevano oltre 530mila giovani tra i 15 e i 24 anni, e tra questi i cosiddetti 'neet', destinatari del progetto europeo Youth Guarantee, sposato dalla Regione, sono 107mila, vale a dire il 19,2%. Meno della media italiana (21,1%) ma piu' di quella del Centro del Paese (17,4%). Il tasso di attività di questa fascia di popolazione è stato nel 2012 (ultimi dati regionali disponibili) del 26,4%, con un tasso di occupazione del 15,8% (88.500 unità) e una disoccupazione giovanile pari al 40%, ossia quasi 60mila ragazzi. Da segnalare che, ampliando il range a 15-29 anni, il tasso di 'neet' arrivava nel 2012 al 21,5%, per un totale di oltre 160mila giovani. Inoltre, nel triennio 2009-2011, il 16,9% dei diplomati e il 29,6% dei giovani laureati del Lazio svolgeva mansioni sotto-qualificate.

Per quanto riguarda l'occupazione femminile, nel terzo trimestre 2013 erano 148mila le donne in cerca di occupazione nel Lazio, 27mila in piu' rispetto allo stesso periodo del 2012. Il tasso di disoccupazione femminile nel trimestre era del 13,9%, superiore alla media nazionale che si attestava al 12,1%. Nel periodo, il tasso di occupazione femminile era del 47,3%. Ciò vuol dire che nel Lazio lavora meno di una donna sul due. I dati dei primi tre trimestri del 2013 erano sensibilmente peggiori rispetto a quelli del 2012, dove il tasso di disoccupazione femminile si attestava al 12,1%, e quello di occupazione al 49,6%.

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