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Martedì, 16 Aprile 2024
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Scommesse, un lockdown lungo oltre 100 giorni. Protesta a oltranza sotto la Regione: “Da Zingaretti scelta scellerata"

L’ordinanza della Regione Lazio stabilisce la riapertura di sale giochi, slot, bingo e agenzie di scommesse il 1 luglio. Manifestano imprenditori e lavoratori: "In tanti rischiamo chiusura definitiva"

“Non ci fanno lavorare e per questo vogliamo spiegazioni”. Ad una settimana dalla manifestazione nazionale a piazza del Popolo, la protesta dei lavoratori del gioco legale si sposta sotto la sede della Regione Lazio.

Sale scommesse e bingo riaprono il 1 luglio

Con un’ordinanza il presidente Nicola Zingaretti ha stabilito la riapertura di sale giochi, scommesse, bingo e slot il 1 luglio: il Lazio, secondo solo alla provincia autonoma di Trento che ha fissato la riapertura 14 luglio, sarà così tra le ultime regioni a consentire la ripresa di tali attività.

Agenzie di scommesse, sale bingo e slot riapriranno dunque dopo oltre cento giorni di chiusura forzata. Troppo in la per titolari e dipendenti del settore: un comparto, quello del gioco legale, che a Roma e nel Lazio coinvolge oltre 3mila lavoratori

Lavoratori scommesse: protesta a oltranza sotto la Regione Lazio

Per questo la Federazione Italiana Gestori Scommesse ha riunito piccoli imprenditori e operatori del campo in un “picchetto permanente” in via Cristoforo Colombo. 
“Senza volto” - lo striscione esposto dai manifestanti per sottolineare la totale dimenticanza della politica nei loro confronti.

In presidio sotto alla Regione chiedono un incontro istituzionale “perchè ci spieghino - dicono - i motivi di una scelta così scellerata”.

“Dopo quasi quattro mesi di chiusura forzata siamo allo stremo delle nostre forze ed economie e anche solo due settimane di chiusura in più potrebbero determinare la chiusura definitiva per tantissime attività del comparto” - ha detto Christian Evangelisti, portavoce della Federazione Italiana Gestori Scommesse. 

A Zingaretti imprenditori e lavoratori chiedono di fare marcia indietro. “Qualora non fosse così, siamo pronti a rimanere ad oltranza sotto la Regione, invitando tutte le associazioni di categoria a partecipare”. 

Scommesse, bingo e slot chiusi da tre mesi. La protesta a Roma: "Noi discriminati, abbiamo diritto al lavoro"

Scommesse, slot e bingo chiusi da oltre 100 giorni: "Vogliamo solo lavorare"

Una protesta che non si esaurisce con il presidio permanente di oggi. Mercoledì alle ore 11 altro sit-in, questa volta alla Pisana sotto il Consiglio Regionale: “Vogliamo solo lavorare” - lo slogan scelto dai manifestanti ai quali si unirà anche la Lega che sulla questione ha presentato una mozione per anticipare rispetto al 1 luglio la riapertura di sale scommesse, giochi, slot e bingo 

“Dopo 100 giorni di chiusura immotivata, il nostro settore è stato nominato e finalmente abbiamo visto una luce in fondo al tunnel. Fiduciosi ed entusiasti ci siamo recati nelle nostre attività per effettuare tutte le operazioni di pulizia, sanificazione, messa in sicurezza. Abbiamo stampato cartellonistica per indicare ai cliente come comportarsi all’interno delle attività: insomma abbiamo fatto tutto quello che ci è stato richiesto di fare per poter ripartire in assoluta sicurezza. Ma il presidente Zingaretti - ha scritto Simone Milone, titolare di un’agenzia di scommesse tra i promotori dell’iniziativa di mercoledì 11 giugno - ha deciso la riapertura dal 1 luglio. Di fronte a questo e visto che le altre Regioni di Italia hanno dato l’ok alla riapertura per oggi 15 giugno o al massimo per il 19 giugno,compresa la Lombardia che come sappiamo è la regione più colpita da questa pandemia, abbiamo deciso di fare questa manifestazione per chiedere il motivo assurdo di questa decisione e che ci venga data al più presto la possibilità di poter tornare a lavoro. Il nostro slogan - ha sottolineato Milone - è un diritto: vogliamo solo lavorare”. 

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