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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Lavinia Mennuni, chi è la candidata che ha sconfitto Bonino e Calenda a Roma centro

Sposata e madre di tre figli, ha debuttato in politica nel 1997 come consigliera municipale. L'opposizione all'aborto e all'adozione per le coppie omosessuali tra i suoi cavalli di battaglia

Ha battuto a sorpresa Emma Bonino e Carlo Calenda, conquistando il collegio uninominale al Senato di Roma Centro, uno dei fortini del centrosinistra. E all’indomani dalle elezioni politiche Lavinia Mennuni, 46 anni di cui 25 trascorsi in politica, è diventata uno dei volti e delle voci più rappresentative di Fratelli d’Italia a Roma grazie a numeri che forse neppure lei si aspettava: a lei il 36,30% dei voti, contro il 33,21% di Bonino, candidata per + Europa, e il 14,7% del leader di Azione.

“È una grande soddisfazione aver vinto, in un collegio difficilissimo per il centro destra, la sfida con due leader come la Bonino e Calenda - ha detto a caldo Mennuni - Una vittoria costruita sui valori che da sempre porto avanti grazie a programmi chiari, una condotta coerente e grazie soprattutto alle tante persone con le quali da oltre 25 anni condivido un percorso umano e politico, in particolare in questa parte della città di Roma”.

La carriera politica di Lavinia Mennuni

Sposata e madre di tre figli, Mennuni è nata a Southampton, in Gran Bretagna. Ex studentessa del prestigioso Trinity College, si è laureato in Giurisprudenza alla Sapienza e dal 2008 è iscritta all’Ordine degli Avvocati di Roma. La carriera politica è iniziata a fine anni ’90 con l’elezione a consigliere del Municipio Roma II per Alleanza Nazionale. Dal 2001 al 2006, nello stesso Municipio, è stata assessora alle opere pubbliche e all’urbanistica. Salto in avanti di qualche anno e dal Municipio Mennuni approda in Campidoglio.

Durante l’amministrazione Alemanno ricopre il ruolo di consigliera con delega alle pari opportunità e ai rapporti con il mondo cattolico, cui è sempre stata estremamente vicina, nel 2017 è nelle file di Fratelli d’Italia in consiglio e membro delle commissioni mobilità, scuola e lavori pubblici. Nel 2021 viene rieletta e diventa vice presidente della commissione turismo e moda, un ruolo che mantiene sino alle elezioni dello scorso 25 settembre.

Il sostegno a ProVita e il no alle adozioni per le coppie omosessuali 

La candidatura al Senato viene annunciata dopo ferragosto. Da sempre sostenitrice delle posizioni di ProVita e Famiglia contro l’aborto e adozioni da parte di coppie omosessuali, è anche presidentessa del Movimento nazionale Mamme d’Italia per la tutela della maternità e dell’infanzia: “Abbiamo sempre messo in chiaro che riteniamo la famiglia sia quella formata da una mamma e da un papà. Questo è ciò che consente uno sviluppo sereno del bambino - aveva dichiarato a ProVita e Famiglia due settimane prima del voto - Non possiamo accettare che un bambino che, già di per sé vive in una condizione di grande miseria, difficoltà e dolore, non possa essere adottato da una famiglia in grado di offrire tutto ciò di cui lui ha bisogno”.

Nel marzo del 2022 proprio Mennuni era stata al centro di una protesta andata in scena durante una seduta del consiglio comunale per la decisione, da parte dell’assessora Lucarelli, di rimuovere i manifesti anti abortisti di Pro Vita comparsi in occasione della festa delle donne. I manifesti recitavano “Potere alle donne? Facciamole nascere”, la stessa frase comparsa sullo striscione srotolato da Menunni in aula. La consigliera era stata allonantata: “Mi è stata tolta la parola e sono stata accompagnata fuori dai vigili urbani mentre condannavo l'abuso compiuto ai danni dell'associazione Pro Vita i cui manifesti a sostegno del diritto alla vita e alla natalità”, aveva commentato.

“In una competizione che mi ha vista prevalere in particolare su Emma Bonino, che ha valori opposti ai nostri, reputo significativo che tanti elettori abbiamo premiato  le tante battaglie  a favore della famiglia, della vita e per invertire il declino demografico dell'Italia - ha dichiarato Mennuni all’indomani dalla vittoria all’uninominale - Al Senato dovremo lavorare per restituire centralità alle esigenze degli italiani. In particolare, mi adopererò per dare priorità a famiglie e imprese, alleggerire la pressione fiscale e mettere  i nostri giovani in condizione di creare il proprio futuro in Italia, garantire sicurezza alla cittadinanza, tutti obiettivi  indispensabili per risollevare l'Italia”.

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