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Trastevere, Gualtieri inaugura largo Antonio Ruberti: “Personalità straordinaria, è doveroso”

Svelata la targa toponomastica davanti la sede del Miur. Gualtieri: "Poche personalità del nostro paese sono riuscite a legare il loro nome alla ricerca in modo così profondo e duraturo"

A Trastevere c’è una nuova targa toponomastica. Riporta il nome di Antonio Ruberti e si trova davanti l’ingresso del ministero dell’università e della ricerca.

Il primo ministro dell'università e della ricerca

Largo Ruberti si trova, quindi, a pochi passi da un luogo a cui, lo scienziato, ha legato una parte importante della propria esistenza. Infatti è stato “il primo ministro dell’università e della ricerca” ha fatto notare il sindaco che, lo ha ricordato come “una figura fondamentale per questa città, per questo paese e per l’Europa”, una “personalità straordinaria che era giusto onorare”.

Ruberti in Europa

Già ministro per il coordinamento delle iniziative per la ricerca scientifica e tecnologica, Ruberti ha rivestito il ruolo anche commissario europeo ed in quei panni, ha ricordato Gualtieri “è stato  tra i promotori della nascita di politiche comuni europee per la ricerca”. Alla celebrazione hanno preso parte anche la ministra dell'Università e della ricerca, Maria Cristina Messa, il presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti e la rettrice dell'Università Sapienza Antonella Polimeni.

Chi era Ruberti

Laureato in ingegnerie all'università di Napoli, Ruberti nel 1969 ha fondato e diretto l'istituto che oggi è diventato il Dipartimento di ingegneria informativa automatica e gestionale ed il centro dei sistemi di controllo e calcolo automatico del CNR. Preside d'ingegneria alla Sapienza, ne è stato rettore anche per undici anni (1976-1987). Successivamente divenuto ministro (tra il 1987-1989 e poi dal 1989 al 1992) nel1993 è diventato commissario europeo per la scienza, la ricerca e l'innovazione. 

Un nome legato alla ricerca

Tornando sul ruolo avuto da Ruberti, venuto a mancare nel 2000, Gualtieri ha tenuto a ribadire che  “poche personalità del nostro paese sono riuscite a legare il loro nome alla ricerca in modo così profondo e duraturo, producendo cambiamenti significativi. È il segno delle sue passioni: la ricerca, lo studio, l'università e l'Europa- ha aggiunto Gualtieri- sono dimensioni a cui l'Italia deve guardare per costruire un percorso di rilancio”. 


 

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