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Martedì, 16 Aprile 2024
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Lago Ex Snia, il Comune dice no al progetto del polo logistico. Tra le ipotesi c'è anche l'esproprio

Positivo l'incontro tra gli attivisti e l'assessore all'urbanistica Veloccia. Bonafoni (Pd): "Buona notizia"

Cinque giorni fa la protesta in Campidoglio dei movimenti e delle reti di cittadini che si battono per la tutela del lago dell'ex Snia a Roma est, oggi un piccolo significativo passo avanti verso l'ottenimento del risultato: impedire la costruzione di un polo logistico lì dove è sorto un parco vissuto dalla comunità di zona. In seguito all'incontro avvenuto in assessorato il 9 giugno, infatti, i movimenti hanno parlato di "buon esito". Maurizio Veloccia, assessore all'urbanistica di Roma Capitale, ha infatti espresso contrarietà rispetto al progetto presentato dal Gruppo Pulcini. 

L'incontro tra gli attivisti del lago ex Snia e l'assessore Veloccia

La Rete che si occupa di tutelare l'area, dove un tempo sorgeva la fabbrica della Snia Viscosa al Prenestino, si è incontrata il 9 giugno negli uffici dell'assessorato all'urbanistica, in zona Eur. Un incontro positivo, a quanto riferiscono gli attivisti: "Alla richiesta di bloccare il permesso di costruire - dicono - Veloccia ha dichiarato la contrarietà politico al polo logistico, pur ricordando che ci sono norme tecniche da rispettare". Come fa sapere anche l'assessorato, è stato dato mandato agli uffici di effettuare delle verifiche e contemporaneamente i tecnici dovranno stabilire il valore dei terreni. 

No al polo logistico, si pensa anche all'esproprio

Tra le soluzioni in campo (non l'unica, va specificato) c'è anche quella di espropriare l'area dove si è creato il lago Bullicante. "Veloccia ha comunque sottolineato che la soluzione di destinazione dell'area avverrà in condivisione con il Gruppo Pulcini - aggiungono gli attivisti - , con la quale continua il confronto. Nel riconoscere l'importanza delle posizione prese da parte dell'Assessorato, ribadiamo che l'unica trattativa con la controparte privata che si può concepire è quella sul costo del terreno, è da escludere qualsiasi progetto edilizio". Progetto per il quale, fanno sapere dagli uffici, non è stata presentata una richiesta di permesso di costruire, ma un progetto di restauro conservativo.

Per la destinazione d'uso si discute con la proprietà

Anche sulla destinazione d'uso, sembra essersi creata una sinergia tra la Rete in difesa del lago ex Snia e del parco circostante e il Comune di Roma: "E' stata indicata da tempo dal processo di naturalizzazione in corso, da quando il Lago è insorto contro il cemento - ribadiscono gli attivisti - quella di un progetto ecologico e sostenibile, di riforestazione e di valorizzazione del patrimonio archeologico. Ora è importante una manifestazione chiara e pubblica di Gualtieri e di Roma Capitale". Sull'argomento dall'assessorato ribadiscono che "va rispettata la natura di area destinata a servizi pubblici". La destinazione d'uso sarà tema centrale di discussione con il Gruppo Pulcini. 

Bonafoni (Pd): "Ottima notizia"

 "Le dichiarazioni dell'assessore Veloccia che annuncia il no del Campidoglio al progetto di autoporto proprio accanto al lago dell'ex Snia - commenta Marta Bonafoni, consigliera regionale del Pd e membro della segreteria nazionale - , oggi monumento naturale e luogo verde restituito al quartiere, sono di certo un'ottima notizia. Così come l'annunciata intenzione di avviare una fase di studio per l'esproprio pubblico dell'intera area, che rappresenta una risorsa naturale e sociale fondamentale e una storia positiva e di successo per l'intera città di Roma".

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