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Stop ai prelievi dal lago di Bracciano: anche la Cassazione ferma Acea

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso promosso da Acea Ato 2: il provvedimento della Regione Lazio che stabiliva l’interruzione delle captazioni è valido. Zingaretti: "Tutela bene inestimabile"

 Confermato lo stop al prelievo delle acque del lago di Bracciano. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso promosso da Acea Ato 2 contro la Regione Lazio e il Parco Naturale Regionale di Bracciano e Martignano, i Comuni di Anguillara, Bracciano e Trevignano Romano, ribadendo quanto già deciso dal Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche nel 2019 che aveva stabilito la validità del provvedimento regionale che stabiliva l’interruzione delle captazioni. 

Lago di Bracciano: la crisi dell'estate 2017 e lo stop ai prelievi

Dopo la crisi idrica dell’estate del 2017, e dopo che Acea nel settembre dello stesso anno aveva sospeso i prelievi dal bacino di Bracciano, arrivato a raggiungere minimi storici sotto lo zero idrometrico, la Regione aveva emanato un’ordinanza stabilendo lo stop delle captazioni fino a quando il livello del lago non fosse tornato sopra una certa soglia (161,90 metri sul livello del mare). Qualsiasi ripresa dei prelievi era stata comunque subordinata a determinate condizioni di emergenza e previa autorizzazione della Regione stessa. 

VIDEO | La grande sete del Lago di Bracciano: "A rischio il patrimonio ambientale e archeologico"

Stop ai prelievi dal lago di Bracciano: la sentenza della Cassazione

La Corte di Cassazione ha così stabilito di nuovo la validità della sospensione delle captazioni dal Lago di Bracciano per il superamento del limite di salvaguardia previsto nella concessione originaria, la cui correttezza era stata messa in dubbio da Acea. La Corte ne ha ribadito invece l'esattezza affermando che l’unico progetto approvato era quello del 1984 e che tale progetto prevedeva un limite nella captazione delle acque del Lago di Bracciano di 161,90 già accertato in sede di istruttoria sulla domanda di concessione di derivazione, giudicando inoltre corretto il comportamento dell’Amministrazione regionale nel tutelare il lago.

Lago di Bracciano, Zingaretti: "Vinta battaglia per tutela bene inestimabile"

"Quella portata avanti, da parte della Regione Lazio, delle istituzioni del Lago dei Comitati e dei cittadini in questi anni non è una guerra contro qualcuno o qualcosa, ma una vera e propria rivoluzione di prospettiva – commenta il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – per tutelare il principio intoccabile e inalienabile del bene comune. La concessione prevede che il Lago sia solamente una riserva idrica strategica per casi eccezionali e siamo molto contenti di come oggi venga ribadito di porre un limite per la sua salvaguardia, si tratta infatti di una risorsa naturale, ambientale e culturale dal valore inestimabile per tutto il territorio ed è per questo che  come Regione Lazio siamo intervenuti in questi anni per ottenere l'interruzione del prelievo delle sue acque”.
 

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