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Bilanci Ama ancora da approvare e Ziantoni non risponde in Commissione. Opposizioni: "Intervenga il Prefetto"

Non si placa la polemica politica sulle questioni contabili che interessano la partecipata dei rifiuti. L'assessora non si presenta per la seconda volta in Commissione Trasparenza e monta la protesta

Le opposizioni sono pronte a rivolgersi all'unanimità al Prefetto. E qualcuno suggerisce una denuncia per omissione da parte dell'assessora che, con le sue assenze, "ignora lo Statuto di Roma Capitale". Per la seconda volta la titolare ai rifiuti Katia Ziantoni non si è presentata in commissione Trasparenza per fare chiarezza sulle informazioni relative ai bilanci Ama 2017, 2018 e 2019, tutti da approvare da parte del socio unico, e che la sindaca avrebbe anche trasmesso alla Procura di Roma per sospette irregolarità passate. 

"È insopportabile che nessun membro della Giunta si presenti per spiegare che succede - ha affermato il presidente Pd della commissione Marco Palumbo - non è la prima riunione che viene disertata ma dobbiamo intervenire. Interromperò la seduta, capirò se la Giunta sarà ancora assente mi recherò in Prefetture per segnalare la situazione". Dal capogruppo di FdI, Andrea De Priamo, al vicepresidente d'aula, Francesco Figliomeni, al capogruppo di Sinistra per Roma, Stefano Fassina, tutti hanno convenuto sulla necessità di coinvolgere la Prefettura. 

I dissidenti contro Ziantoni

Una linea condivisa anche dall'interno del M5s. Contro Ziantoni infatti si è scagliato anche il grillino Marco Terranova, uno dei quattro consiglieri M5S 'dissidenti'. "Il regolamento parla chiaro - scrive su Facebook in un lungo post - la presenza di assessori e uffici alle commissioni, al netto delle occasioni in cui c'è un impegno e si può chiedere uno spostamento, è obbligatoria. Avere impegni istituzionali alle 8.30 di mattina in modo reiterato è una curiosità. Proprio noi consiglieri di maggioranza, che mettiamo la nostra faccia nelle commissioni per supportare la linea di comportamento del governo della città, siamo i primi a essere offesi e proprio per questo dobbiamo sottolineare quando questo non avviene nel rispetto delle regole". 

"Diffidiamo l'assessore"

Il consigliere della Lega, Davide Bordoni, ha proposto "una diffida all'assessore a presentarsi in commissione, da mandare per conoscenza anche alla sindaca, al prefetto e al settario generale. Se non ottemperasse, verificare la possibilità di una denuncia per omissione da parte dell'assessore perché continuamente ignorando lo statuto di Roma Capitale, che prevede che, una volta invitata, l'assessore debba partecipare alle commissioni". Stefano Fassina è per il blocco dell'Aula: "Boicottiamo i lavori, sperando che ci sia qualcuno nella maggioranza che avverta la gravità istituzionale di quanto sta accadendo. Impediamo il regolare svolgimento dei lavori fintanto che non otteniamo il risultato dovuto".

La replica di Ziantoni

Così ha poi replicato l'assessora Ziantoni: "La Commissione Trasparenza continua a utilizzare i propri gettoni di presenza per trattare argomenti già oggetto di altre Commissioni. Appuntamenti a cui io e i miei collaboratori abbiamo più volte partecipato, chiarendo la situazione economica e industriale di Ama spa. La mia presenza, oggi, non avrebbe quindi apportato alcun ulteriore contributo ai consiglieri o ai cittadini. L'oggetto della seduta odierna, peraltro, risulta alquanto bizzarro: quanto riferito dalla Sindaca alla Procura della Repubblica ha chiaramente profilo di riservatezza. La mia azione politica è stata e sarà sempre al servizio dei cittadini. Le strumentalizzazioni politiche, onestamente, preferisco lasciarle ad altri". 


 

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