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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Una mozione per lo Ius soli: "Roma dia cittadinanza onoraria a bimbi stranieri nati in Italia"

La proposta verrà discussa in consiglio comunale. Marinone: "Dobbiamo dare un segnale forte e di civiltà al Governo"

Potrebbe diventare una sorta di "ius soli" simbolico, la cittadinanza onoraria di Roma Capitale ai bambini nati in Italia, figli di genitori stranieri, che abbiano concluso almeno un ciclo scolastico. La proposta dei consiglieri di maggioranza verrà messa ai voti durante il prossimo Consiglio comunale. È contenuta in una mozione a prima firma dei dem Lorenzo Marinone e Nella Converti. Impegna sindaco e giunta a istituire appunto la "cittadinanza onoraria" per i figli di stranieri nati nel nostro Paese, da conferire il 17 marzo di ogni anno, in concomitanza con la Giornata dell'unità nazionale, della costituzione, dell'inno e della bandiera". 

Ricordiamo che la cittadinanza onoraria è un riconoscimento onorifico di carattere eccezionale, privo di rilevanza giuridica, e che sullo "ius soli" vero e proprio, inteso come acquisizione della cittadinanza italiana essendo nati sul suolo italiano (anche se da genitori stranieri) non si può che legiferare a livello parlamentare. E ancora nulla è stato fatto in merito. L'iniziativa in sede comunale avrebbe quindi un valore simbolico e di sensibilizzazione su un tema da sempre caro alla sinistra italiana, sottolineando però anche l'urgenza di potenziare e promuovere alcune pratiche già esistenti. 

La legge 91/1992 prevede infatti che lo straniero nato in Italia che vi abbia risieduto legalmente senza interruzioni fino al raggiungimento della maggiore età, diventi cittadino se dichiara di voler acquistare la cittadinanza entro un anno dalla suddetta data. A tal proposito nella mozione si chiede al sindaco di "formulare misura per una completa applicazione" dell'articolo di legge in questione e del numero 33 della normativa 98/2013 che stabilisce il dovere del Comune di informare i cittadini stranieri nel corso dei sei mesi precedenti il compimento dei 18 anni, della possibilità richiedere la cittadinanza. 

"Solo a Roma sono oltre 350.000 i cittadini e le cittadine prive di cittadinanza italiana. Persone che vivono la nostra città, le nostre scuole e la nostra comunità a pieno titolo private di un diritto che le spetta" commenta a RomaToday la consigliera Nella Converti, presidente della commissione Politiche sociali. "Dobbiamo aprire una breccia in questo muro che ci separa dall'essere un Paese realmente inclusivo e giusto. Per questo Roma non solo deve essere in prima fila per questa battaglia politica ma deve potenziare alcune procedure, come quelle dell'acquisizione della cittadinanza per i neo diciottenni, che sono ad oggi troppo deboli e che mettono a rischio anche i diritti di coloro i quali potrebbero richiederla".

"Dobbiamo dare un segnale forte e di civiltà al Governo e vogliamo farlo ora" spiega il consigliere Lorenzo Marinone, delegato del sindaco alle Politiche giovanili. "Il diritto di uguaglianza deve essere preservato sempre, ma in particolar modo quando si parla di bambini. La nostra mozione è un primo passo verso una presa di posizione chiara e di civiltà nei confronti del Governo. Si tratta di bambini che sono nati e crescono qui, si formano nelle nostre scuole, vivono i centri sportivi, frequentano teatri. La vera domanda è perché non considerarli e dargli i nostri stessi diritti?". 
 

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