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Italia in Comune sbarca anche nella Capitale: Pizzarotti nomina Nanni coordinatore di Roma e Provincia

In occasione della conferenza "Dai Municipi alla Citta' metropolitana: le nostre idee per Roma" i rappresentanti di Italia in Comune parlano di progetti e valori del partito

Divenire un riferimento nazionale per dare voce ai territori: questo l'obiettivo che si pone il partito Italia in Comune, nato a Parma nell'Aprile 2018. Il presidente del nuovo partito Federico Pizzarotti e sindaco di Parma, partecipando alla conferenza stampa in Campidoglio "Dai Municipi alla Città metropolitana: le nostre idee per Roma" insieme al coordinatore nazionale e sindaco di Cerveteri, Alessio Pascucci, ha presentato il coordinatore di Roma e Provincia, Dario Nanni.

Secondo quanto spiega Pizzarotti, il progetto Italia in Comune nasce come un network tra cittadini e amministratori locali, con l'obiettivo di dare rappresentaza e voce, eletti e liste civiche a quanti oggi non hanno riferimenti senza con questo divenire meramente strumentali a nessuno, come spesso accade per le liste civiche. Nello specifico del progetto politico, afferma Pizzarotti, "siamo europeisti e post-ideologici, ma non piglia tutto come M5s. Abbiamo quattro valori fondamentali: siamo europeisti, pensiamo che l'Europa sia fondamentale ma va cambiata e resa più democratica; siamo per inclusione e integrazione, non per sollevare muri quando noi per primi siamo stati una nazione di migranti; siamo per la solidarietà e per mettere le persone al centro; siamo per la tutela dell'ambiente e della cultura. Per tutto questo bisogna saper ascoltare i territori, che è il punto centrale della nostra ripartenza".  

Il Coordinatore nazionale Alessio Pascucci descrive, in linea con i principi affermati dal presidente, l'assoluta importanza rivestita dal territorio all'interno del progetto. "Negli ultimi sei mesi, un anno, abbiamo fatto un pò un tour del Paese presentando Italia in Comune e il nostro progetto. Siamo un soggetto che vuole dare rappresentanza a tanti cittadini e amministratori locali che oggi non si sentono rappresentati, per questo non abbiamo timore di chiamarci partito",evidenzia Pascucci che continua, "bisogna ripartire dai cittadini e dai territori, vorremmo che la competenza e lo spirito civico dei cittadini venissero rappresentate nelle massime cariche dello Stato".

Dario Nanni, coordinatore di Italia in Comune per Roma e Provincia e attuale Consigliere comunale del VI municipio eletto col Pd, nello spiegare le ragioni che lo hanno spinto ad aderire a questo nuovo movimento dichiara: "Bisogna rilanciare e credere nel principio di prossimità e territorialità che è alla base del nostro progetto politico. E poi vedere chi per anni ha gridato onestà, onestà svolgere ruoli senza la minima competenza è un affronto verso chi quella competenza se l' è guadagnata con il lavoro e nei confronti dei cittadini che chiedono e meritano risposte. Anche per questo noi organizzeremo corsi di formazione per amministratori, che partiranno da Fondi, Castel Gandolfo e Roma".

Questa, sottolinea Nanni, "è una squadra di uomini e donne che sta facendo un lavoro immane e di cui sono particolarmente orgoglioso. Oggi uno dei più grandi problemi del Pd è la sua dirigenza, gli iscritti e i militanti sono migliori di molto". Per quanto riguarda Roma "faremo una serie di iniziative nei prossimi giorni che lasceranno sorpresi tutti quanti per la nostra presenza sul territorio. Questa città non si governa dal Campidoglio, ma sul territorio. C'è bisogno di rimettersi a disposizione dei cittadini". 

Tra le proposte concrete per la Capitale, Nanni fornisce un'elencazione capillare in relazione ad aspetti notoriamente problematici. In particolare pone l'accento su: "la rivisitazione dei Municipi, perchè così sono solo inutili passa-reclami, o si dà loro la giusta autonomia oppure chiudiamoli, per noi devono essere dei Comuni metropolitani; e poi soluzioni sui rifiuti per la chiusura reale del ciclo, una raccolta differenziata non a macchia di leopardo, la chiusura dei tmb Salario e Rocca Cencia ormai anacronistici e il ritorno del vuoto a rendere; sui trasporti diciamo no alla privatizzazione di Atac, serve un piano industriale sano e giusto come aveva iniziato a fare Rettighieri e poi e' stato cacciato dall'amministrazione; infine sulla sicurezza urbana abbiamo un progetto di riqualificazione, partendo da un quartiere pilota con una nuova idea di urbanistica, sociale e cultura".

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