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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Campidoglio, la velocità di Marino e quello del Consiglio: "Serve un'accelerazione"

Il primo cittadino è stato intervistato sulle pagine del Corriere della Sera: "L'assemblea capitolina si è riunita poche volte". Rimpasto? "Sono più importanti gli obiettivi"

In quanto a velocità dell'azione amministrativa non teme il paragone con il premier Renzi. Il rimprovero, se mai, è verso il Consiglio, non proprio allineato al fuso orario della sua giunta. Il sindaco Ignazio Marino, all'indomani di una tornata elettorale decisiva per il partito della “sua maggioranza” democratica, traccia un bilancio del suo governo sulle pagine del Corriere della Sera in un'intervista dal titolo 'La sfida di Marino al Consiglio comunale. Io sono veloce come Renzi la maggioranza cambi ritmo”.

Rimpasto? “Sono più importanti gli obiettivi, oppure chi siede in giunta? Non conta neppure il nome del sindaco, tra vent’anni la gente si ricorderà di cosa abbiamo fatto”. Però un nuovo nome lo conferma. Il nuovo assessore al Bilancio sarà Silvia Scozzese. “Gliel’ho chiesto e lei ha dato la sua disponibilità. Credo che la prossima settimana riusciremo a formalizzare l’incarico”. Per la Cultura invece la poltrona di Flavia Barca rimarrà vuota “fino ai primi di luglio”. La statua nel suo ufficio?  “Di reperti così, che giacciono imballati nei magazzini, ne abbiamo più di centomila. Metteremo una statua in ognuna delle 21 stazioni della nuova metro C. Così finalmente i cittadini le vedranno”.

IL TEMPO Ignazio Marino non ha dubbi. La lentezza del Campidoglio non è causa sua. “Veramente io ho voluto accelerare l’approvazione del Bilancio entro il 30 aprile, ed è stato riconosciuto anche dal sottosegretario Graziano Delrio nell'incontro di poche ore fa. Ma il punto è che nelle ultime settimane l’assemblea capitolina si è riunita poche volte” ha risposto alle domande del Corsera. Tra le delibere ferme ce ne sono 43 di urbanistica, alcune pronte per essere approvate, altre ferme in commissione. “Si tratta di delibere in grado di cambiare la città, ci sono oltre mille alloggi popolari, tutta la riqualificazione urbana, via Guido Reni, la nuova piazza Augusto Imperatore, i 39 milioni di opere pubbliche per Roma Capitale, i cantieri da far partire. Però, senza il via libera dell’assemblea, è tutto fermo...».

IL PIANO DI RIENTRO – Ed è sempre il tempo uno dei fattori determinanti per la redazione del piano di rientro che l'amministrazione capitolina dovrà presentare al Governo. “La scadenza è il 4 luglio. Delrio ci ha chiesto se saremmo stati pronti per il 20 giugno”. Marino rilancia: “Gli ho detto ancora prima, il 15 giugno”. Tra i temi da affrontare in merito: “I costi del trasporto pubblico, allentamento del patto di stabilità, extracosti di Roma capitale”.

IL RIMPASTO – Per Marino non c'è dubbio: prima dei nomi vengono gli “obiettivi”. Nessun aggiustamento di giunta, nemmeno dopo l'abbandono dell'assessore alla Cultura Flavia Barca. “Ad un anno dall’insediamento, i primi di luglio, faremo una valutazione collegiale degli obiettivi raggiunti. Per la Cultura attenderei quell’appuntamento”. E se Lionello Cosentino suggerisce al primo cittadino di essere “meno primo violino e più direttore d’orchestra”Marino risponde: “Un’orchestra è grande se tutti utilizzano gli strumenti in sincronia con la bacchetta del direttore. Ma se c’è qualcuno che addirittura lascia lo strumento a terra, dirigere diventa molto difficile”.

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