Piero Marrazzo, dopo un lungo silenzio seguito allo scandalo che l'ha coinvolto, torna a parlare e per farlo sceglie i microfoni della trasmissione di Radio 2 “Un giorno da pecora”.
Esordisce diretto verso chi occupa quella che è stata la sua poltrona di presidente della Regione Lazione e verso il sindaco: “Io al posto di Alemanno o della Polverini? Ma non ci penso proprio! Non dite queste cose, che poi escono sulle agenzie”.

Quindi, nel giorno in cui divampa la discesa in campo di Nicola Zingaretti, Marrazzo parla delle primarie del Pd, spiegando di avere dei dubbi in merito: “Io sono uno dei fondatori del Pd, ma in questo momento sono sincero: avrei forti dubbi a partecipare alle primarie del Pd''.

Il dubbio non riguarda il sistema delle primarie, ma il candito, quello che secondo lui manca: ''Mi piacerebbe votare il terzo incomodo, che ora non c'è. E' necessario aprirsi di piu' alla società. Quella delle primarie è ancora una partita tutta chiusa dentro il partito''.

Dalle primarie alle liste civiche il passo è breve, senza dimenticare che proprio ieri Nicola Zingaretti ha spiegato che oltre all'appoggio dei partiti creerà una sua lista: “La premessa da fare è che la politica si è delegittimata da sola. Probabilmente anche la mia elezione era un primo sentimento di cambiamento che si voleva nei territori.  Pensare che  dei bravi tecnici capiscano la gente è la strada sbagliata. Dobbiamo tornare al primato della politica.”

Quindi la dichiarazione più attesa dopo tutto questo silenzio, quella sul suo futuro in politica: “Non tornerò mai più in politica. Sento il bisogno di tornare a fare il giornalista”.