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INTERVISTA | Giulia Tempesta (Pd): "Con nuovo bilancio facciamo ripartire Roma. Il M5s non spendeva i soldi"

La presidente della commissione Bilancio racconta a RomaToday le principali novità della prima manovra dell'era Gualtieri. E replica agli attacchi delle opposizioni

Investimenti importanti da trasferire subito ai dipartimenti per far ripartire una "macchina amministrativa statica", con una differenza rivendicata rispetto al passato a Cinque Stelle: progettare davvero e spendere i soldi disponibili. La consigliera Pd Giulia Tempesta, presidente della commissione Bilancio, ci parla della prima manovra dell'era Gualtieri, licenziata dal Consiglio comunale due giorni fa. Con circa 5,28 miliardi di euro di spesa corrente, sono scuola, sociale, personale e ambiente i settori che più beneficeranno di nuove risorse. Tra i capitoli di cui va più fiera, i fondi stanziati per abbattere le rette dei nidi. E a chi tra i grillini le ha detto di "svegliarsi e lavorare", risponde con i numeri: "Ho presieduto 24 sedute di commissione per analizzare ogni atto nel dettaglio. Può dire cose del genere solo chi non era presente". 


Il Consiglio ha approvato il primo bilancio dell'era Gualtieri. Qual è il principale segno di discontinuità rispetto al passato?

Gli investimenti sostanziosi, a partire dai fondi in più ai municipi, per far ripartire le progettualità legate alle grandi sfide che attendono Roma, vedi il Giubileo, oltre parallelamente alla manutenzione ordinaria che in questi anni è stata fatta male. Vogliamo rimettere in moto una macchina amministrativa che abbiamo trovato statica, trasferendo immediatamente risorse ai dipartimenti. Altra novità importante l'abbattimento del costo dei nidi e le azioni messe in campo per l'erogazione di bonus che erano fermi, vedi il bonus affitto. 

Come avete trovato le casse capitoline? Raggi ha sempre rivendicato come suo principale merito quello di aver messo i conti in ordine.  

È un'espressione che hanno utilizzato spesso ma sinceramente ha poco senso.

Perché?

Il punto non era questo. Tendenzialmente non abbiamo trovato grandi problemi nei conti, è vero, ma i soldi non venivano spesi. Gran parte delle risorse, impegnate solo in minima parte, a fine anno tornavano indietro. Questo perché è mancata la progettazione e la politica che seguiva i progetti. Facevano tantissime variazioni di bilancio, e poi i soldi restavano lì. 

A proposito di M5s, vi hanno accusato di aver partorito un bilancio "immaturo e frettoloso". 

Siamo arrivati a novembre e abbiamo dovuto pensare al bilancio subito, perché è chiaro che non potevamo lavorare in dodicesimi con le grandi sfide che ci attendono. Per due mesi quasi non abbiamo parlato d'altro. Mi hanno anche detto che "devo lavorare, di svegliarmi". Degli attacchi ridicoli.

Vuole replicare?

Replico con le 24 sedute di commissione che ho presieduto per analizzare la manovra nel dettaglio con tutti i presidenti e tutti gli assessori, riconvocando ogni volta che c'era un problema per dare conto alle opposizioni che volevano capire come avevamo lavorato. Ci siamo letti tutti gli atti, abbiamo chiesto di modificarne per poterli recepire. Solo chi non è stato presente in aula o in commissione può dire che non abbiamo lavorato. 

Altre critiche, con toni più pacati, sono arrivate dalle opposizioni. In particolar modo è stato detto che il bilancio manca di visione strategica su rifiuti e mobilità.

Anche queste sono accuse che rispedisco al mittente. Sui rifiuti abbiamo lavorato dal primo giorno, perché abbiamo trovato un città  indecorosa. Abbiamo fatto una variazione a novembre con più di 30 milioni che abbiamo messo a disposizione per pulire la città, e ora il sindaco sta lavorando con Ama e con l'assessora Alfonsi per definire il nostro piano strategico sul futuro dei rifiuti. Idem su mobilità, abbiamo messo a terra tutte le risorse possibili per lavorare quest'anno. Investimenti specifici sulla manutenzione delle metropolitane e per velocizzare i cantieri aperti. Dobbiamo affrontare parallelamente la gestione ordinaria di viabilità e mobilità, anche in virtù di quella che vogliamo sia la "città dei 15 minuti", ma ci vorranno un paio d'anni per settare la macchina, a partire dal decentramento amministrativo. Non si può rimediare a cinque anni di niente in due mesi. 

Ha trovato difficoltà maggiori, o miglioramenti, rispetto al passato nell'iter di approvazione del bilancio?

Qualche difficoltà legata al Covid sì, alcune sedute sono state fatte on line, però l'obiettivo era di chiudere il bilancio e farlo prima dei termini di legge e ci siamo riusciti. Rispetto al passato c'è stata la volontà di far prevalere il lavoro del Consiglio, recependo molti atti anche delle opposizioni, e lavorando come maggioranza con ordini del giorno specifici da porre all'attenzione della giunta. Questo negli ultimi anni non l'ho visto. 

Sono previsti assestamenti?

Si, chiaramente nel corso dell'anno si aggiungeranno nuove risorse con l'assestamento, oltre a quelle regionali ed europee. Ma, come ha avuto modo di ribadire più volte anche il sindaco Gualtieri, la nostra sfida è aumentare la capacità di spesa. Migliorarla significa offrire servizi migliori ai cittadini.


 

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