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Di Maio: "A Roma nessun dramma. Abbiamo sottovalutato la radioattività del Comune"

Sulla vicenda Marra la "responsabilità è della sindaca che si è già scusata e siamo ripartiti con una nuova fase che è quella dei risultati"

Berdini, lo Stadio, la vicenda Marra, le difficoltà di Virginia Raggi. Roma è al centro delle vicende del Movimento Cinque Stelle. Oggi Luigi Di Maio, candidato premier in pectore, l'ha capito una volta di più. Ospite di Lucia Annunziata a In Mezz'ora è stato sottoposto ad un fuoco di domande sulle vicende romane, fornendo spunti interessanti su quanto sta accadendo in questi giorni. 

La narrazione è quella di questi giorni: la vicenda Marra è finita ed è colpa della Raggi. Ora si parla solo di risultati. E lui prova ad inserirne qua e là qualcuno. Come il bilancio "l'unica grande città ad averlo approvato per tempo"; "come i 130 autobus comprati grazie alla sindaca" (in realtà acquistati sotto la giunta Marino, ndr). Insomma va tutto bene e laddove non va bene è colpa di un comune "di cui abbiamo sottovalutato la radioattività". Un'intervista che conferma il profilo politico di Di Maio, bravo a schivare i colpi in perfetto politichese, dispensando il verbo pentastellato quando serve. 

BERDINI - Si comincia con Berdini e Di Maio non prende ufficialmente posizione: "Ho un giudizio personale su ciò che ha fatto Berdini, ma so che in questi giorni e in queste ore la sindaca sta prendendo una decisione perchè Berdini, ricordiamoci, ha consegnato le sue dimissioni e quelle sue dimissioni la sindaca le ha respinte con riserva. Però - ha aggiunto l'esponente del Movimento a 5 Stelle - l'obiettivo è affrontare il tema stadio (della Roma, ndr) con un assessorato in piedi. Qualunque sia la decisione, io so che il Movimento 5 Stelle andrà avanti sul tema dello stadio, che è uno degli impegni che ha preso. Dobbiamo assicurare la serietà dell'amministrazione proprio perchè c'è una trattativa in corso (sullo stadio della Roma, ndr)". In pratica Di Maio non suggerisce alla sindaca se tenere Berdini, ma dice alla sindaca che non sarebbe serio andare a trattare sullo stadio senza un assessore all'Urbanistica. 

STADIO - E proprio sullo stadio, Di Maio ribadisce la centralità del progetto: "In campagna elettorale abbiamo detto che lo stadio della Roma andava fatto e in questo momento è un nostro obiettivo, su come vada fatto ci sono trattative in corso per preservare valori fondamentali come l'ambiente e consumo di suolo".

DRAMMA RAGGI - Quindi si passa alle difficoltà della giunta Raggi che l'Annunziata definisce dramma e fallimento: "A Roma non si puo' parlare ne' di dramma ne' di fallimento. Siamo in nuova fase: abbiamo approvato il bilancio e partiranno le gare. Forse abbiamo sottovalutato la radioattività dell'amministrazione capitolina, del fidarsi di qualcuno che poi finisce in galera per corruzione e che non era iscritto al Movimento 5 stelle. Quando si governa un comune come questo dobbiamo mettere in conto che ci siano dei riassetti della giunta. Nulla di quello che riguarda Roma è normale: é un Comune con venti miliardi di debiti e un dipendente indagato ogni quattro". 

MARRA E IL RUOLO DI DI MAIO - Inevitabili le domande su Marra e sul suo ruolo. L'Annunziata gli chiede conto degli incontri con Marra. "È una balla che ho già smentito, ho incontrato solo una volta quel signore. Io faccio il referente per gli enti locali nel M5S ed è una cosa difficile. In questi anni ho incontrato decine di rappresentanti degli enti locali, ho incontrato anche Marra e in quel caso il movimento chiedeva a Virginia Raggi, già dall’estate 2016, di rimuovere quel signore dal suo incarico. Dopo quell’incontro ho continuato a chiedere alla sindaca di rimuoverlo, la Raggi su questo si è già scusata, ora su Roma siamo partiti con una nuova fase". 

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