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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica Ostia / Via dell'Idroscalo, 103

Vigili a Ostia, la nuova sede diventa un caso e finisce sul tavolo di Alfano

Un'interrogazione del Senatore Andrea Augello mette nero su bianco lo scandalo. Gli atti acquisiti anche dagli ispettori prefettizi. Già a dicembre il sindacato Sulpl aveva avanzato dubbi sull'operazione

Trecentoquarantamila euro all'anno per 1600 metri quadri di sede, pronti, per ottemperare al bando ufficiale, a diventare 2500. A tanto ammonta l'affitto che Roma Capitale pagherà annualmente per la nuova struttura della Polizia Locale del X gruppo Mare in via dell'Idroscalo 103. Un trasferimento che sarà effettivo nelle prossime settimane, ma che già si è trasformato in un vero e proprio caso. A sollevarlo il senatore del Nuovo Centro Destra, Andrea Augello, che ha presentato una dettagliata interrogazione che oltre a ricostruire l'intera vicenda, getta ombre sul caso. Il materiale, acquisito dal Ministero degli Interni, è ora in mano ai commissari prefetizzi che nei prossimi giorni saranno chiamati a pronunciarsi sullo scioglimento del Comune.

Ma andiamo con ordine. La storia inizia ad aprile dello scorso anno quando il Dipartimento Patrimonio, Sviluppo e Valorizzazione del Comune di Roma ha pubblicato un avviso pubblico per una manifestazione di interesse alla locazione di immobili ad uso istituzionale. Dieci strutture da individuare per ospitare uffici comunali. Tra queste anche una ad Ostia che, si saprà poi, serviva per il locale gruppo di Polizia Locale. Chiara la richiesta: una struttura di 2500 metri quadri, per i quali il Comune avrebbe corrisposto un affitto.

L'immobile prescelto è stato quello della Immobilgest 2010 s.r.l. in via dell'Idroscalo numero 103. Secondo l'interrogazione del senatore Andrea Augello, la struttura al momento della presentazione dell'offerta, non era però in possesso dei requisiti. "Risulta", scrive l'esponente Ncd, "che a fronte dei 2500 metri quadri richiesti dal bando, l'immobile di via dell'Idroscalo disponga soltanto di circa 1600 mq, mentre a fronte di un'esplicita richiesta di accatastamento in B4 (uffici pubblici) la medesima struttura fosse - sempre al momento della manifestazione di interesse - accatastata in D8 (fabbricati costituiti per speciali esigenze di un'attività commerciale e non suscettibili di diversa destinazione senza radicali trasformazioni)". Per usufruire della struttura Roma Capitale sborserà 340.000.

Nell'interrogazione Augello riferisce dell'"impegno degli uffici pubblici nel procedere, dopo l'aggiudicazione, ad un'opera di sanatoria per attribuire all'immobile i requisiti che non possedeva al momento dell'offerta, con procedure del tutto sconosciute all'attuale ordinamento legislativo della Repubblica italiana". Nell'atto si riferisce di uno scambio di missive tra municipio e dipartimento che coinvolge anche il comandante generale del Corpo, Raffaele Clemente. Tutti a conoscenza, secondo quanto riferisce il senatore Ncd, dell'inadeguatezza della struttura e della necessità di renderla quindi idonea. La soluzione viene individuata in "indispensabili lavori di ampliamento nelle aree coperte" che portano all'avvio dell'iter amministrativo per concedere un aumento di cubatura per l'immobile a via dell'Idroscalo.

Secondo Augello "risulta evidente che l'intera procedura contraddice i più  elementari principi di trasparenza, visto che nell'avviso pubblico non si faceva alcuna menzione della possibilità di ottenere dall'amministrazione aumenti di cubatura, porzioni di aree demaniali pubbliche per i parcheggi, rapidi cambi di accatastamento e di destinazione d'uso, altrimenti la platea dei partecipanti sarebbe stata ben più estesa".

"Si tratta dell’ennesima figuraccia di una Giunta in cui, ormai, gli scandali all’ordine del giorno", spiegano i consiglieri municipali di NCD Stefano Erbaggi e Jessica De Napoli. "Era stata individuata una sede a costo ‘zero’ di proprietà del Comune, ma ‘qualcuno’ ha pensato di fare un’altra scelta, ai nostri occhi scellerata, per la quale i cittadini chiedono una spiegazione". Il riferimento è ad un passaggio dell'interrogazione in cui il senatore Andrea Augello indica come possibile destinazione dei vigili la struttura della ex colonia Vittorio Emanuele, che già negli anni passati aveva ospitato i vigili o i locali della ex Gioventù Italiana del Littorio, ubicati in corso Duca di Genova.

La vicenda era già stata sollevata dal sindacato di polizia Locale Sulpl che, in una lettera del 02 dicembre 2014 indirizzata al sindaco, al presidente del Municipio Tassone e ai comandanti generale e di gruppo Clemente e Stefano, oltre all'esoso affitto sottolineava proprio l'inadeguatezza della struttura per la promiscuità della stessa con altri esercizi privati e per la collocazione della stessa che la rendeva difficile da raggiungere da parte dei cittadini.

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