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Sanità, la protesta degli infermieri idonei: "La Regione ci incontri, la graduatoria va rispettata"

In sostegno delle loro richieste anche i sindacati Usb Sanità del Lazio e Ugl Sanità

Assunzioni stabili attingendo dalla graduatoria degli infermieri idonei del concorso del Sant'Andrea. Dai sindacati a un nutrito gruppo di operatori sanitari direttamente interessati, che si sono recentemente costituiti nel Movimento permanente infermieri, le modalità di assunzione del personale sanitario negli ospedali della Regione Lazio continuano a far discutere.

La mobilitazione, scattata con una semplice petizione per il rispetto della graduatoria, arriva ora a chiedere un tavolo in alla Regione Lazio, in particolare all'assessorato alla Sanità di Alessio D'Amato. "Dopo aver denunciato che non vi fosse l’intenzione di estinguere la graduatoria per favorire il ricorso alle esternalizzazioni dei servizi infermieristici a cooperative/agenzie, sono arrivate anche le stabilizzazioni degli avvisisti di Latina che hanno maturato i requisiti", si legge nella nota in riferimento agli operatori assunti con contratti precari al di fuori della graduatoria che hanno maturato i requisiti per l'assunzione a tempo indeterminato.

"Non abbiamo ad oggi notizie certe su stabilizzazioni di altri precari nel servizio sanitario regionale laziale. È purtroppo una gravissima violazione delle procedure previste dall’ordinamento e dei diritti di chi ha superato un concorso pubblico", continuano. "Ci siamo liberamente uniti come infermieri per tutelare principalmente due cose: lo scorrimento a tempo indeterminato della graduatoria e la tutela della salute pubblica". Da qui le richieste da portare al tavolo della trattativa "finalizzato alla stipula di un accordo che preveda la garanzia, nero su bianco, dello scorrimento della graduatoria", concludono annunciando una "grande manifestazione sotto la regione Lazio".

In sostegno di questa richiesta è sceso in campo anche il sindacato Usb Sanità di Roma e del Lazio che da tempo chiede il rispetto della graduatoria e lo stop al ricorso alle esternalizzazioni. "Inizia ad essere incomprensibile e inaccettabile l'utilizzo degli infermieri idonei del concorso del Sant'Andrea", scrivono dall'Usb Sanità di Roma e del Lazio. "Infermieri che hanno superato un concorso, che nel bando prevedeva la stabilizzazione a tempo indeterminato, chiamati un po' a tempo indeterminato e un po' a tempo determinato" e che "in entrambi i casi vanno ad arginare sia la carenza del personale sanitario che l'emergenza sanitaria in corso".

Perché, si chiede il sindacato di base, "a fronte di una carenza del personale infermieristico ormai sotto gli occhi di tutti, la Regione Lazio continua a chiamare offrendo contratti a tempo determinato? Quanto accaduto in questo periodo di emergenza ha dimostrato che il sistema sanitario regionale, a causa delle scelte politiche discutibili degli ultimi venti anni e del lungo commissariamento, è ormai al collasso" continua la nota con la quale si chiede di porre fine al "precariato, esternalizzazioni e privatizzazioni".

Anche l'Ugl Sanità ha affermato di essere al fianco del Movimento permanente infermieri con cui c'è stato un incontro video. "Chiediamo alla Regione Lazio di ricorrere a soluzioni stabili, attingendo alla certificata professionalità di chi è risultato idoneo attraverso contratti a tempo indeterminato, utili oggi per fronteggiare l'emergenza e domani per rendere più forte la struttura della sanità del Lazio", le parole in una nota del segretario nazionale della UGL Sanità, Gianluca Giuliano. "Diciamo quindi con forza no al possibile ricorso a contratti a termine e al conosciuto metodo del ricorso alle esternalizzazioni. Siamo pronti a affiancare gli infermieri idonei della graduatoria del concorso del Sant'Andrea, che reclamano i loro diritti, in ogni luogo e con ogni mezzo". 

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