Indagini sulle Torri dell'Eur, Montuori: "Noi tacciati di incapacità ma c'erano dei nodi da sciogliere"
L'assessore all'Urbanistica ha risposto ai cronisti a margine di un incontro a San Lorenzo
"Non entro nella vicenda giudiziaria, il tempo chiarirà tutto ma l'attualità chiarisce che il tempo che abbiamo dedicato a far partire alcuni progetti dipendeva da vere criticità". E' questo il commento dell'assessore all'Urbanistica del Comune di Roma, Luca Montuori, in merito alle indagini della Procura di Roma che hanno iscritto nel registro degli indagati 12 persone, tra cui l'ex assessore e attuale presidente del III municipio, Giovanni Caudo, in merito a diversi progetti urbanistici. Primo tra tutti quello delle Torri dell'Eur che l'attuale amministrazione Raggi ha annunciato di aver sbloccato solo nel giugno scorso.
In questi due anni siamo stati tacciati di incapacità e inerzia. Abbiamo segnalato molti percorsi su cui c'erano dei nodi da sciogliere", ha spiegato a margine di un incontro a San Lorenzo. "Magari solo perché sono percorsi che vanno avanti da dieci anni e qualche cosa si era inceppata nel frattempo. Quindi i tempi impiegati non erano dovuti a mancanza di capacità ma a interlocuzioni con tecnici e avvocature".
In quanto alle indagini ha invece spiegato: "Il tempo ci darà risposte, le indagini andranno avanti quindi bene che si faccia luce e anzi ringrazio inquirenti e magistratura. Credo anche che questa città abbia bisogno di speranza, e quando la luce si accende su un procedimento non è mai una buona notizia per la città, sia per l'effetto sui cittadini sia per le ripercussioni concrete".
Poi ha rivendicato il suo operato: "Credo che quello che abbiamo fatto noi, abbia dato dei frutti concreti: è ripartito il cantiere a piazza Verdi come quello di Santa Susanna, è stato riassegnato il cantiere delle Torri dell'Eur. Dato il lavoro fatto speriamo non ci siano ulteriori intoppi".