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Fondi Lazio, Maruccio: "Non ho rubato un solo euro, spese giustificate"

L'ex capogruppo Idv in Regione Lazio sentito per quattro ore dai magistrati

"Sono venuto dai magistrati per spiegare la mia posizione e dire che non c'é ammanco di un solo euro", queste le prime parole dell'ex capogruppo Idv in Regione Lazio Vincenzo Maruccio all'uscita dalla Procura di Roma dove ieri è stato sentito per quattro ore dai magistrati nell'ambito dell'inchiesta che lo vede indagato per peculato. "E' la mia prima dichiarazione pubblica dopo il 10 ottobre - ha spiegato l'ex capogruppo dell'Idv - giorno in cui ho ricevuto l'avviso di garanzia. Mi sono dimesso da tutte le cariche che rivestivo, anche all'interno dell'Idv". L'esponente dell'Italia dei Valori ha proseguito affermando che "non sono più consigliere regionale. Sono venuto qui da privato cittadino per difendere la mia dignità di uomo, marito, professionista e padre. Sono corso dal magistrato per spiegare la mia posizione".

ACCUSE RESPINTE - Ex capogruppo Idv che ha respinto le accuse, secondo quanto si è appreso, rivendicando di aver utilizzato per finalità politiche il danaro prelevato dal conto del partito alla Regione Lazio. Maruccio ha, in sostanza, descritto un sistema da lui gestito, e privo di controllo, in base al quale dirottava i soldi sui suoi conti correnti, una decina, risultando, per lui, più pratico poi indirizzarli per le varie attività politiche. Un sistema di anticipi e rimborsi, ha aggiunto, per far fronte a quegli interventi rapidi che la politica richiede. Al riguardo, ha fornito al procuratore aggiunto Nello Rossi ed al sostituto Stefano Pesci una memoria e documenti, corredati anche di fotografie di eventi politici, che, secondo l'indagato, dimostrano l'uso delle somme che la procura gli contesta.

LEGALI - Abbiamo presentato una memoria con la ricostruzione di tutto quanto è stato speso, fino all'ultimo centesimo". L'annuncio dei difensori di Vincenzo Maruccio, gli avvocati Luca Petrucci e Maria Raffaella Talotta, al termine dell'interrogatorio svolto ieri in Procura a Roma. "Ai magistrati - hanno spiegato lasciando piazzale Clodio - è stato spiegato che il nostro cliente ha anticipato delle spese che aveva sostenuto per il partito". A supporto di quanto affermato Maruccio, hanno aggiunto i legali, ha presentato una serie di giustificativi: "Abbiamo portato i conti, le fatture, finanche le fotografie delle locandine dei convegni e delle attività politiche. Tutte le somme che sono state contestate vale a dire 700 mila euro, sono somme che ha giustificato punto per punto elemento per elemento, come dove e quando sono state spese". In merito alle dimissione i difensori spiegano che sono state presentate perché "l'Idv è un partito che tiene la legalità come primo principio e quindi davanti ad una indagine della magistratura non si fa schermo del suo ruolo di consigliere regionale e si è messo a disposizione, come privato cittadino, della magistratura".

PECULATO - Secondo chi indaga l'esponente del partito di Antonio Di Pietro avrebbe distratto, in particolare, circa 500 mila euro in bonifici e 200 mila in prelievi. Un quadro accusatorio che ricalca la vicenda giudiziaria dell'ex capogruppo Pdl alla Regione Lazio Franco Fiorito, ora in carcere sempre per peculato. Lo scandalo innescato dalla "gestione allegra" dei fondi destinati al suo partito ha innescato il terremoto politico che ha portato alle dimissioni della governatrice Renata Polverini e allo scioglimento del consiglio regionale del Lazio. "Non ho nulla da nascondere - avrebbe raccontato al procuratore aggiunto Nello Rossi e al sostituto Stefani Pesci Vincenzo Maruccio -. L'80% dei fondi che vengono contestati sono nel bilancio del partito. Il 20% è passato sui miei conti perché ho fatto delle anticipazioni". Per Maruccio, il consiglio regionale pagava in ritardo i contributi ai gruppi e lui da segretario regionale e capogruppo insieme ha anticipato di tasca sua i fondi per l'attività politica e poi ha compensato quanto anticipato.
 

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