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Umberto I, è bufera: venti indagati, c'è anche il direttore generale

L'inchiesta, partita dalla segnalazione di un candidato ad un concorso di una cattedra universitaria si è nel tempo allargata. Tra gli indagati anche il direttore generale del Policlinico Ubaldo Montaguti

Un'indagine dai contorni ancora poco chiari ma che promette di fare scalpore, sollevare polveroni e forse di far saltare qualche testa importante. Sono venti gli indagati dalla Procura di Roma sulla gestione del Policlinico e dell'università Sapienza, indagati per diversi reati, dal faso alla frode all'abuso di ufficio.

Tra essi un nome eccellente, ovvero il direttore generale dell'Umberto I Ubaldo Montaguti. A condurre l'indagine il pubblico ministero Maria Cordova. A far scattare l'inchiesta la denuncia di un candidato ad un concorso di una cattedra universitaria, che nonostante avesse tutti i titoli, non ha mai ottenuto il posto, andato a un collega meno qualificato. La denuncia del mancato docente risale a due anni fa e, scavando a fondo, il pm Cordova ha portato alla luce fatti di varia natura che hanno portato ad indagare 20 persone.

La bufera giudiziara, di fatto per ora solo annunciata, arriva dopo lo scandalo sulle condizioni dei sotterranei ed il denaro della Regione speso solo in parte. A quanto si è presa la Cordova starebbe indagando anche sulle condizioni di sicurezza della struttura.

Oltre ai lavori per il rifacimento dei tunnel  l’indagine riguarda presunte irregolarità negli affidamenti degli appalti per le opere di edilizia universitaria, i bilanci dell’università dal 2000 ad oggi, l’assegnazione delle cattedre, il conferimento e la gestione di incarichi e consulenze.

La formalizzazione dell’accusa per Montaguti risale a molto tempo fa e si è trattato di “un atto dovuto”, dicono in Procura.

Il direttore generale ha reagito alla notizia dicendosi pronto a rimettere il proprio incarico: “Il commissariamento? Per me non è questione di lana caprina, ho da sempre una lettera di dimissioni pronta, se Frati vuole me ne vado. Bisogna decidere se il Policlinico deve cambiare oppure no”.

Pronta la risposta del Rettore della Sapienza che chiede a Montaguti di fare i nomi dei massoni. “Su mille medici dell'ospedale ce ne sono trecento che non fanno ricerca, didattica e assistenza. Bisognerebbe lavorare di più e chiacchierare di meno”.

Riguardo agli indagati coinvolti nelle inchieste della procura di Roma sulla gestione del Policlinico Umberto I e dell'università La Sapienza, Frati ha ribadito: "Non ne ho idea e non ne so nulla, l'unico nome che viene fatto è quello di Montaguti”.

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