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Bus a fuoco a Termini, in servizio da meno di cinque anni. Meleo: "Soldi per la manutenzione"

L'assessora Meleo: "E' l'immagine dell'Atac abbandonata". Il mezzo in servizio da meno di cinque anni

Non era tra i bus più vecchi in circolazione il mezzo andato a fuoco ieri alla stazione Termini. L'autobus 40, avvolto dalle fiamme, appartiene infatti alla serie Roma dell'Iveco Citelis, un parco mezzi entrati in servizio durante l'ultima fase dell'amministrazione Alemanno. Meno di cinque anni di vita e, secondo quanto si apprende, ancora in garanzia (la formula del 4 + 1) e quindi sotto la supervisione della concessionaria della ditta produttrice. 

In caso di guasto infatti non sono i tecnici Atac ad intervenire. A loro solo il compito di constatare il problema e allertare la squadra della ditta, in questo caso quella che fa capo ad Iveco. 

Un passaggio non da poco questo perché ieri, di fatto a bus ancora fumante, l'assessora alla mobilità Linda Meleo - con un'indagine interna tutta da svolgere - ha commentato l'accaduto attribuendo indirettametne responsabilità alla mancata manutenzione di Atac. "L'autobus in fiamme alla stazione Termini è l'immagine di un'Atac negli ultimi anni abbandonata. Un’azienda che non ha potuto fare manutenzione ai suoi mezzi perché lasciata, da chi ci ha preceduto, senza investimenti. Noi stiamo invertendo la rotta. Nello schema di bilancio adottato ieri in giunta abbiamo destinato cifre importanti al trasporto pubblico locale. Nel frattempo stiamo per liquidare nei prossimi giorni ad Atac 20 milioni di euro che serviranno per incrementare immediatamente l’attività di manutenzione dei bus".

Arrivano i soldi per la manutenzione quindi con cui si spera di mettere in strada i bus fermi e che hanno portato a una rimodulazione delle corse a partire da settembre. 

Quello dei bus in fiamme è però un problema con cui i romani sono abituati ad avere a che fare.  Quello di ieri sera è l'ennesimo caso. Lo scorso 28 luglio era stata la volta del bus 070 andato a fuoco vicino alla stazione Colombo della Roma-Lido, ad Ostia. Lo stesso mese (il 2 luglio) di un altro mezzo Atac, distrutto dalle fiamme mentre viaggiava sul lungotevere in Sassia. Il mese prima era stata la volta di una mezzo della linea Tpl fermo al capolinea di circonvallazione Cornelia, zona Cipro-Valle Aurelia. 

Il 1° giugno toccò a un bus della linea 495 che viaggiava alle 8 del mattino, ora di punta, in viale del Muro Torto. In quel caso Atac intervenne tramite una nota stampa per frenare le polemiche: "La revisione dei bus è in corso, nessun problema per la sicurezza". Ancora il 10 maggio ad andare a fuoco fu l'N28 in transito sulla via Casilina nella zona di Torre Gaia. E il 31 marzo il 709, mentre circolava sulla via Pontina. 
 

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