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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Colle Prenestino / Via Prenestina, 1280

Roma est, l’impianto a biomasse di via Prenestina non si farà: è incompatibile con l’ambiente

A stabilirlo il parere della Regione Lazio. Lo scorso sabato, I cittadini hanno ribadito l’ennesimo ‘no’ in un’assemblea pubblica molto partecipata

“Una battaglia durata 18 mesi e vinta. Siamo felici”. Esultano I comitati e le associazioni del versante prenestino che da tempo hanno portato avanti la propria contrarietà rispetto alla costruzione di un impianto a biomasse proposto da Agricola Salone, in via Prenestina 1280. 

Dall'autunno del 2019 ad oggi, la ferma opposizione di politica e cittadini

Era l'autunno del 2019 quando su Roma est è comparso lo spauracchio di un nuovo impianto a biomasse che Agricola Salone, presente nel lembo di terra tra I quartieri di Colle Prenestino e Colle Monfortani aveva richiesto per la lavorazione di 75.000 tonnellate annue di rifiuti con digestione anaerobica. Immediata è stata la reazione della società civile:“Abbiamo già dato” commentavano a più riprese i comitati e le associazioni della periferia romana. Una contrarierà espressa più volte anche dalle amministrazioni municipali e comunali, perfino con un appello all’allora ministro per l’Ambiente.

Dichiarata l'incompatibilità ambientale

Da allora è iniziata una battaglia serrata che ha visto da un lato l’opposizione ferma di cittadini e politica, dall’altro la presa di posizione di Agricola Salone pronta a ribadire la bontà del progetto. Per fronteggiare il ‘nuovo mostro’ si è costituita l’Unione dei comitati che ha portato avanti numerose proteste in questi mesi, seppur nel rispetto delle norme anti-covid previste dal decreto, partecipando a tutti gli incontri delle conferenze dei servizi che si sono svolti presso la Regione Lazio, luogo deputato per esprimere parere rispetto alla VIA – Valutazione di Impatto Ambientale. “Troppo vicino alle case e ai luoghi sensibili, come le scuole” è stata la motivazione portante della lunga battaglia. 

"L’area  VIA della Regione Lazio ha espresso la non compatibilità ambientale,  del progetto di biodigestore. Erano troppe le criticità e gli effetti di un impianto simile in questo territorio, e fortunatamente, le nostre ragioni sono state ascoltate. Ringraziamo tutti coloro che si sono prodigati per questo risultato, e siamo orgogliosi di questa vittoria" ha commentato il comitato di quartiere Colle Prenestino, che come gli altri, è stato in prima linea in questa battaglia.

Esulta la politica territoriale

“È una vittoria di tutti i cittadini del VI che si sono affiancati alle istanze e alle osservazioni di Roma Capitale a tutela del paesaggio e delle aree di salvaguardia delle captazioni destinate al consumo umano. Le denunce della Società Agricola nei miei confronti non cambieranno mai la mia posizione su progetti privatistici che io ritengo ‘speculativi’” ha commentato dalla sua pagina Facebook l’assessora capitolina ai rifiuti Katia Ziantoni, all’epoca della richiesta già assessora municipale al sesto municipio, territorio di Agricola Salone. 

A commentare il parere espresso in conferenza dei servizi dalla Regione Lazio anche Fabrizio Compagnone, capogruppo dem in consiglio municipale di viale Cambellotti: “È bene ricordare che le conferenze dei servizi sono strumenti tecnici con le quali s’ incontrano pubbliche amministrazioni su un tavolo comune, per poter meglio risolvere i problemi e confrontarsi su tematiche comuni, producendo - osservazioni  tecniche. In questi casi non c’è e non ci può essere indirizzo politico. Un ottimo risultato per i comitati e cittadini che hanno lottato e portato il loro contributo alla causa. Il resto sono chiacchiere”. 

Anche Dario Nanni, coordinatore romano di ‘Azione’, consigliere del sesto: “Nei mesi scorsi in molti avevamo denunciato i problemi che questo impianto avrebbe creato in quel territorio, già compromesso da altri  impianti come quello di Rocca Cencia. Colgo l'occasione per ringraziare cittadini e comitati che fino alla manifestazione di sabato scorso si sono mobilitati e impegnati su questa vicenda e mi auguro che questo parere negativo metta la parola fine su questa vicenda”. 

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