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Impianti sportivi municipali, il Pd insorge sui bandi in ritardo: "Ennesimo autogol del M5s"

Dalla deputata Patrizia Prestipino al presidente della commissione Trasparenza Marco Palumbo, tutti contro la gestione delle attività nelle palestre scolastiche

Bandi in ritardo e servizi a rischio per gli impianti sportivi municipali. Dopo la denuncia riportata da RomaToday, l'opposizione di centrosinistra insorge. Perché le gare nei municipi non sono state espletate per tempo, e per far funzionare la macchina si dovrà ricorrere a proroghe tecniche alle concessioni scadute. Per il 31 agosto è in programma una commissione Sport che chiama a raccolta gli assessori municipali.  

"A Roma le attività sportive per tutti, nelle oltre 400 palestre scolastiche municipali, non inizieranno come previsto a settembre. Il motivo? L’incapacità delle amministrazioni municipali a guida Movimento 5 Stelle che nella quasi titolarità dei casi non sono state in grado di predisporre i bandi nei tempi previsti" scrive in una nota Patrizia Prestipino, deputata del Partito Democratico.

"Siamo di fronte a dei veri e propri dilettanti allo sbaraglio. Nel migliore dei casi, come in III e in VIII Municipio, l’esperienza pentastellata è terminata prima della scadenza naturale con la caduta delle due giunte grilline. Negli altri, purtroppo, ci troviamo di fronte a disservizi di questo tipo dovuti alla sciatteria e al pressappochismo di amministrazioni arroganti e sorde che non non hanno saputo ascoltare il grido di allarme lanciato nelle scorse settimane dalle associazioni sportive e dai cittadini. Oggi, purtroppo, per la ripresa delle attività a settembre non c’è molto da fare se non prendere atto del fallimento della classe dirigente targata M5S" ha concluso Prestipino.

Segue anche una nota di Svetlana Celli, capogruppo della Lista Civica #RomaTornaRoma Svetlana Celli e il presidente della commissione capitolina Trasparenza Marco Palumbo. "Gare pubblicate in ritardo, proroghe annunciate e attività che non decollano nelle palestre municipali. Sui centri sportivi - come avevamo previsto nel corso di una commissione Traparenza e denunciato più volte in Assemblea capitolina ormai un anno fa - la maggioranza mette a segno l’ennesimo pasticcio, tutto a danno della cittadinanza. La Giunta Raggi non sapeva che approvando ad aprile il nuovo regolamento per l’impiantistica sportiva della Capitale la situazione a settembre sarebbe stata inevitabilmente quella di un ritardo generalizzato? Non vorremmo passare ora per facili profeti, ma avevamo avvertito la maggioranza di questo rischio. Perché non basta fare le cose, bisogna farle bene. Invece oggi siamo di fronte all'ennesimo autogol: sulle tempistiche – e non solo – tanto per cambiare i 5 stelle arrancano". 

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