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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Impianti sportivi e palestre scolastiche: tutti i dubbi sul nuovo regolamento M5s

Rimandato il consiglio straordinario. L'assessore Frongia: "Tutto sotto controllo"

Niente da fare. Per avere più informazioni sul destino delle palestre scolastiche e sull'impiantistica sportiva, bisogna attendere. Almeno fino a martedì. Il consiglio straordinario che si doveva svolgere  il 17 ottobre, è stato infatti rimandato. "E' tutto sotto controllo"  fa sapere l'assessore Frongia che, interpellato, aggiunge di non avere "per ora, nulla da dichiarare".

Un quadro complicato

L'assegnazione degli impianti sportivi, a Roma è regolata da una delibera piuttosto datata, risalente al 2003. Per questo il M5s aveva deciso di sostituirla con un nuovo regolamento, in grado di recepire anche le indicazioni date dall'Autorità nazionale anticorruzione. Questo regolamento non ha però mai visto la luce ed in sua assenza, si è dovuto fronteggiare una questione: come fare con quelle assegnazioni che nel frattempo sono scadute? Nei municipi il tema è stato particolarmente sentito.

Da molti anni, nelle vecchie circoscrizioni, si è infatti affermato un modello che vede le associazioni sportive, svolgere le loro attività nelle palestre scolastiche. Sono un punto di riferimento per le famiglie che vi ricorrono perchè possono praticarvi lo sport preferito ad un basso costo. In assenza di una direttiva precisa, i Municipi hanno dovuto realizzare dei bandi per assegnare queste palestre. Ne sono derivate decisioni eterogenee, spesso improntante sull'attendismo. Brevi proroghe delle vecchie assegnazioni che non danno certezza nè agli utenti e neppure agli istrutturi sportivi.

Così se per l'assessore Frongia la situazione è sotto controllo, per l'opposizione restano invece molti i nodi da sciogliere.

Il chiarimento atteso dall'Anac

All'assessore allo sport di Roma Capitale, 11 consiglieri d'opposizione hanno chiesto presentarsi in aula Giulio Cesare, per un confronto. Per dissipare le nubi a partire da un dato tecnico: l'interpretazione del nuovo codice degli appalti. "Avevamo richiesto la presenza dell'Anac ed il presidente De Vito, per garantire le opposizioni, avrebbe dovuto invitarli in aula. Ma così non è stato",  ha sottolineato la consigliera Svetlana Celli. La partecipazione dell'autorità nazionale anti corruzione, era richiesta per dissipare alcuni dubbi sul regolamento. In un post pubblicato ad inizio settembre, l'assessore allo sport di Roma Capitale aveva dichiarato che "ad agosto un parere dell'autorità nazionale anticorruzione ha validato la nostra interpretazione del nuovo codice degli appalti, che va applicato sia per i centri sportivi municipali che per gli impianti comunali". L'opposizione sostiene però  il contrario. Da qui la richiesta di chiarire in aula. 

La situazione nei municipi

Per quanto riguarda la gestione degli impianti sportivi municipali e delle palestre "ogni municipio ha fatto di testa propria" lamenta Celli. "Di norma il Consiglio Comunale fa il regolamento al quale i Municipi si attengono per realizzare i propri bandi". La situazione che si è determinata, in attesa di un nuovo regolamento più volte annunciato dal M5s, è stata piuttosto eterogenea. Nei Municipi in cui le assegnazioni erano scadute, si sono fatti dei bandi che si richiamano al nuovo codice degli appalti, in altri no. Per questo era importante che un chiarimento in Aula Giulio Cesare da parte dell'Anac. Nel fratettempo questo chiarimento lo ha richiesto anche il Coni Lazio.  "Al Coni l'Anac ha ricordato che al di sotto delle soglie di rilevanza comunitaria, non bisogna ricorrere al nuovo codice degli appalti".

Preoccupati cittadini e lavoratori

Per somme contenute, si poteva ricorrere  quindi al vecchio regolamento. Il risultato è che, in attesa del nuovo, c'è chi ha pensato di fare delle mini proroghe. E' il caso del Municipio VI. Ma anche nell'VIII le assegnazioni delle palestre sono state prorogate solo fino a dicembre. A farne le spese sono gli utenti e gli operatori del settore. I primi chiedono certezze. Vogliono cioè sapere se in una palestra dove si svolge ginnastica artistica, quell'attività è prevista fino alla fine dell'anno. O se viceversa, con un nuovo bando, ad un certo punto subentra una società sportiva che vi organizzerà corsi di basket. Con l'assenza di certezze convivono le associazioni sportive ed i loro istruttori. Un insegnante di pallavolo che insegna in una palestra, vuole infatti sapere se potrà farlo fino alla fine dell'anno o solo per qualche mese. Non è una questione di poco conto per chi, a fine mese, fa affidamento su quello stipendio.

Gli operatori del settore 

Nel mondo delle associazioni sportive, questa fase è vissuta con apprensione. "E' da marzo che chiediamo all'amministrazione di avere un parere dall'Anac sull'applicabilità del codice degli appalti alle palestre scolastiche – ricorda Nereo Benussi del Coordinamento della associazioni sportive (Codas) –  in mancanza di direttive, e questo problema si verificava anche con Marino, molti municipi si sono inventati avvisi pubblici che modificano l'attuale regolamento (la delibera comunale 263/2003) motivandolo con la necessità di rifarsi al nuovo codice degli appalti". Per capire se effettivamente questa necessità vi sia, sarebbe utile chiedere direttamente all'Anac. Intanto proseguono gli incontri organizzati dal presidente della commissione sport Angelo Diario. Venerdì 20 si svolgerà il prossimo. Servono ad acquisire informazioni per redarre il nuovo regolamento. Intanto però la stagione sportiva è già incominciata. E c'è chi prova a farglielo notare. "A fronte di tutti questi incontri, noi vogliamo vedere anche dei risultati – chiosa Benussi – è da marzo che li stiamo chiedendo".

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