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Immagini di Mussolini nello spettacolo Romagnificat: scoppia la polemica

Il deputato del Pd Verini: “Si tratta di una scelta gravissima. Sindaco e amministrazione farebbero bene a scusarsi con la città". L'assessore Croppi: “Immagini in chiave negativa”. La Mussolini: “Errore storico accostare Mussolini a Nerone”

Ha suscitato polemiche la manifestazione più importante del Natale di Roma 2009, Romagnificat, spettacolo nel corso del quale sulle pareti dei Mercati e del Foro di Traiano, in chiave cinematografica, sono state proiettate le immagini più significative della storia di Roma.

In particolare a far discutere sono stati i trenta secondi di immagini del Duce che annuncia "l'ora delle decisioni irrevocabili", affiancate a quelle dei più appaluditi Wojtila, Anna Magnani in “Roma Città Aperta”, Alberto Sordi ed altri che hanno segnato la storia bimillenaria di Roma.

La presenza del Duce infatti non è andata giù a tutti ed, oltre a qualche mugugno che è stato possibile registrare tra i tanti spettatori presenti allo spettacolo di ieri, ci ha pensato oggi il deputato del Partito Democratico Walter Verini ad infuocare le polemiche.

“Si tratta di una scelta gravissima” ha attaccato Nerini. “Sindaco e amministrazione farebbero bene a scusarsi con la città". Per il parlamentare la proiezione è avvenuta "senza alcuna presa di distanza da un evento che, dopo la vergogna delle leggi razziali, gettò anche l'Italia nell'orrore della guerra insieme ai nazisti di Hitler”.

Secondo Verini, inoltre, "rilanciare le immagini della dichiarazione di guerra di Mussolini insieme a quelle di Roma città aperta, non è una semplice gaffe, bensì una operazione che, consapevole o no che ne sia chi ha compiuto questa scelta, non raffigura la storia, ma al contrario l'appiattisce e la deforma".

L'assessore alle politiche culturali Umberto Croppi però non ci sta ed accusa Verini di non aver capito il senso delle immagini: “Nella lunga carrellata di immagini che hanno ricostruito la storia di Roma, le sequenze della dichiarazione di guerra di Mussolini erano messe chiaramente in una chiave negativa e di condanna".

"Nel filmato Mussolini”, aggiunge l'assessore, “viene messo in sovraimpressione con Nerone che canta la distruzione di Roma e subito dopo si vedono gli effetti di quella dichiarazione di guerra nelle tragiche immagini di “Roma città aperta”. Le decine di migliaia di persone che hanno realmente assistito e applaudito a quella proiezione hanno visto con chiarezza che non c'era nessun intento celebrativo o atteggiamento neutrale, ma al contrario la memoria e la condanna del dramma della guerra e dell'occupazione nazista”.

Ma le immagini e le precisazioni di Croppi non sono piaciute alla nipote del Duce, Alessandra Mussolini, attualmente deputato del Pdl, secondo la quale accostare Mussolini a Nerone è stato un errore: “Certamente accostare Nerone e Benito Mussolini non è il massimo dal punto di vista storico. Comunque, nel complesso è andata bene: per festeggiare il Natale di Roma potevano far brillare l'obelisco del Foro Italico".
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