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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Bufalotta / Via Alberto Lionello

Ikea preferisce i ‘tuttofare online’, scioperano gli operai: così i mobili rischiano di rimanere “smontati” o in magazzino

Le società in appalto che si occupano di trasporto, montaggio e smontaggio dei mobili del colosso svedese contro la scelta dell’azienda di affidarsi alla piattaforma online acquisita di recente: a Roma temono la crisi 100 lavoratori

Al montaggio dei mobili di Ikea, per qualcuno da sempre una sorta di “impresa”, ci pensano i taskers. Il colosso svedese ha infatti acquisito la startup TaskRabbit, nata con lo scopo di mettere in connessione diretta i consumatori con i lavoratori freelance, appunto i taskers, capaci tra le altre cose di procedere al montaggio dei mobili consegnati dallo store esclusivamente scomposti e nei colli.

A montare i mobili di Ikea ci pensano i taskers

Un aiuto “facile e conveniente”, si legge sul sito della startup di San Francisco: ma la collaborazione del colosso svedese con la rete di tasker “fidati che aiutano nei progetti quotidiani”, scontenta le società in appalto e i lavoratori che da anni per conto di Ikea si occupano di trasporto, smontaggio e montaggio mobili, cucine e bagni. 

Scioperano gli operai di Ikea: i mobili rischiano di rimanere smontati e nei depositi

Per questo domani mercoledì 10 giugno ci sarà il primo sciopero del settore della logistica di Ikea “che coinvolgerà l’80% dei dipendenti delle società operanti nel territorio di Roma e provincia” - annuncia l’UGL. Circa 100 i lavoratori coinvolti: così a Roma, come a Milano, i mobili di Ikea domani rischiano di rimanere smontati e nei depositi. Nei pressi di Porta di Roma dove c’è uno dei punti vendita  più grandi di Ikea, a quanto si apprende, dovrebbero radunarsi anche una cinquantina di camion in segno di protesta

“A nulla sono valse le richieste di incontro inoltrate ad Ikea per affrontare ciò che sta accadendo ormai da mesi nei servizi di trasporto, smontaggio e montaggio mobili” - scrive l’UGL Terziario Roma e Lazio in una nota. Per il sindacato quella della piattaforma americana che abbina il lavoro autonomo alla domanda locale fornendo ai consumatori un aiuto immediato sarebbe, usano parole forti dall'Ugl, "una forma di concorrenza sleale al limite della legalità che - sostiene in una nota il sindacato - mette a rischio le società con decine di dipendenti che pur rispettando le regole rischiano lo stop”. 

Furgoni fuori dallo store e assemblea: sciopero della logistica in Ikea

Da qui lo stato di agitazione dei lavoratori. “Dopo aver affrontato le difficoltà della pandemia che anche il settore della logistica ha dovuto subire, riteniamo assurdo dover insistere per ottenere rassicurazioni sulla continuità lavorativa di decine e decine di lavoratori che in oltre due decenni hanno contribuito, grazie alla credibilità e all’esperienza acquisita, a far crescere il marchio Ikea”. Assemblea e furgoni in presidio. Il primo appuntamento di una lunga serie, secondo il sindacato Ugl. “Pretendiamo la convocazione di un tavolo ad oggi negato. Organizzeremo ad oltranza manifestazioni e proteste fino a che non verranno date certezze sul futuro dei dipendenti in carico alle numerose società appaltatrici del servizio”. 
 

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