Sanità, “precari storici” a casa da sei mesi: sciopero in Agenas. Pressing dei sindacati sul Ministro Speranza
Dopo l'impegno alla stabilizzazione il nulla, i 70 precari rimasti senza contratto dallo scorso 31 dicembre. Il 4 maggio sciopero per tutti i lavoratori dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali
A casa da sei mesi nonostante gli impegni formali dell’Agenzia e del Ministero della Salute. Così i 70 “precari storici” dell’Agenas, l’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, restano in attesa di sapere quale sarà il loro destino. Lavoratori che, dopo anni di contratti a termine, scaduto l’ultimo lo scorso 31 dicembre, si sono visti mettere alla porta. Nel pieno della pandemia da Coronavirus e della campagna vaccinale.
Agenas, il pressing dei sindacati sul Ministro Speranza
“Non si rispettano gli accordi e si mandano al macero professionalità indispensabili per il funzionamento di Agenas, salvo poi imbarcare nuove inutili consulenze. Cioè proprio quando con la pandemia e la campagna vaccinale in corso rendono più necessaria la funzione della Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, la si svuota di competenze e la si riempe di clientele. E’ inaccettabile, protesteremo finché giustizia non sarà fatta” - tuonano Paolo Terrasi, Sandro De Paolis e Angelo Angritti, responsabili di Fp Cgil Roma e Lazio, Cisl Fp Lazio e Uil Fpl Roma e Lazio. I sindacati tornano a denunciare l’ennesimo nulla di fatto che ha smentito gli impegni assunti, “con il ministro Roberto Speranza che si è rifiutato di convocare il tavolo di confronto tra organizzazioni sindacali, Agenas e Ministero della Salute”. Per questo martedì 4 maggio sarà sciopero e tutto il personale di Agenas incrocerà le braccia.
I 70 "precari storici" di Agenas a casa da sei mesi
“E’ una vergogna che in una situazione in cui tutti i servizi alla salute devono essere rafforzati, si lascino a casa i 70 lavoratori che, insieme ai colleghi di ruolo, mandano avanti l’agenzia nazionale incaricata di coordinare e fare controlli sui sistemi sanitari regionali” - attaccano i sindacalisti di categoria. “Non c’è logica organizzativa, né rispetto per le competenze e per il lavoro altamente qualificato che, anche a dispetto delle condizioni contrattuali, questi lavoratori hanno svolto all’interno di una agenzia pubblica strategica come l’Agenas. Da quando i 70 precari sono disoccupati tutti i settori dell’Agenzia sono andati in sofferenza. E cosa si fa invece di dare prospettiva e futuro a questi lavoratori? Si pensa di porre rimedio con l’ introduzione di altro precariato con collaborazioni e bandi di comando di dubbia legittimità”.
Agenas, il 4 maggio sciopero e presidio
Previsto anche un sit-in di protesta, l’ennesimo, in piazza Castellani. “Sciopero e presidio saranno solo le prime azioni estreme, che seguono mesi di mobilitazione serrata, per evitare il disastro di un’emorragia di competenze e il dramma di licenziamenti. Pretendiamo garanzie concrete per i lavoratori e per il funzionamento dell’agenzia. E non ci fermeremo finché non le avremo ottenute”.