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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

L'estate dei trasporti: 300 bus fermi per guasto

Usb: "Lunedì oltre 10 linee sono state addirittura soppresse per indisponibilità di vetture"

Fa caldo e l'estate dei trasporti romani diventa bollente. Da un lato con l'orario estivo e la fisiologica riduzione delle corse le attese alle fermate sono inevitabilmente più lunghe. Dall'altro, a complicare il quadro, lo stato dei mezzi che, per guasto restano in officina. E quando l'autobus funziona, ma ha l'aria condizionata ko, i mezzi si fermano nelle ore più calde. A tracciare il quadre sono le denunce sindacali che fanno chiarezza su quanto quotidianamente ormai, in questi giorni vivono i romani.

300 bus fermi per guasto 

A denunciare i bus fermi è il sindacato Usb: "Quello che ci si aspetterebbe da un'amministrazione attenta a garantire gli adeguati servizi, soprattutto nei picchi estivi, si trasforma in un vero e proprio incubo per cittadini e turisti. A farne le spese sono soprattutto coloro che devono spostarsi nella città e che si ritrovano a dover attendere autobus e treni sistematicamente in ritardo. Solo nella giornata di lunedì oltre 300 autobus sono rimasti fermi per guasto. Oltre 10 le linee che sono state addirittura soppresse per indisponibilità di vetture. E per quei pochi fortunati che riescono a salire su di un autobus l'avventura continua sulle decine di vetture sprovviste dell'aria condizionata".

Aria condizionata ko? Fermate i bus

Già, l'aria condizionata. Stavolta la denuncia arriva in una lettera delle rappresentanze sindacali (Cgil, Cisl, Uil, Faisa Cisal) alla sindaca. Nella stessa si fa menzione a una disposizione verbale in cui si prescrive agli autisti di tenere fermi al capolinea i bus con aria condizionata guasta. Nella lettera i sindacati rappresentano tutta la propria preoccupazione per le reazioni degli utenti alla vista di tre, quattro mezzi parcheggiati. Il tutto mentre alle fermate le attese si prolungano. 


I radicali attaccano

Riccardo Magi e Alessandro Capriccioli, promotori del referendum 'Mobilitiamo Roma', per la messa a gara del servizio di trasporto pubblico nella Capitale non le mandano a dire: "Le notizie di questi giorni, che raccontano di autobus fermi in attesa di manutenzione a causa del mancato funzionamento dell'aria condizionata, di passeggeri che dopo aver aspettato ore al caldo si scagliano contro gli autisti per tentare di salire su mezzi nei quali starebbero ancora piu' al caldo, di dipendenti che temono addirittura di subire aggressioni, compongono un affresco che ha le tinte della bolgia dantesca. Dopo il vertiginoso incremento dei 'flambus', che prendono fuoco durante il tragitto, si aggiunge l'ennesimo tassello a una situazione ormai del tutto fuori controllo, nella quale la mancanza di manutenzione determina conseguenze disastrose per il servizio e quindi per i cittadini. Se Atac non coincidesse di fatto con Roma Capitale, e se il servizio fosse stato affidato attraverso una gara europea, una situazione del genere comporterebbe delle conseguenze gravissime a carico del concessionario: il quale invece, allo stato attuale, puo' continuare imperterrito a produrre disservizi su disservizi. In questo quadro, quanto proposto dal referendum 'Mobilitiamo Roma', che si terra' l'11 novembre, rimane l'unica soluzione di sistema che consentirebbe di uscire da questo vero e proprio incubo. Ci auguriamo che tutti i romani, oggi sottoposti a questo strazio, rispondano con il voto e si concedano la possibilita' di voltare pagina". 
 

Ma se con Atac c'è da piangere, con il vettore privato, Roma Tpl, non c'è da ridere. Ieri abbiamo raccontato del blocco nel deposito di Tor Cervara che ha causato lo stop di molte linee nella zona di Roma est. A causare la protesta il  mancato pagamento degli stipendi.

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