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Roberto Gualtieri stura il tombino: ecco il piano anti allagamenti

Il neosindaco di Roma ha presentato le azioni per evitare gli allagamenti in città, si parte dalle 13 aree più a rischio: ecco la mappa

“SottoMarino dimettiti e stura il tombino”. Correva l’anno 2015 e i grillini in coro attaccavano l’allora sindaco Ignazio Marino per gli allagamenti che dopo un violento nubifragio avevano mandato Roma sott’acqua. “Domani piove, gonfiate i gommoni” - scriveva Virginia Raggi che da li a breve sarebbe diventata sindaca, ignara che il web non avrebbe perdonato nemmeno lei. Sì, perchè nonostante gli annunci in pompa magna, con tanto di “reperti archeologici” ritrovati nei tombini di Roma e il dito puntato contro la “mancata manutenzione” da parte di chi l’aveva preceduta, anche l’ex prima cittadina, che pure aveva annunciato una programmazione per la pulizia straordinaria delle caditoie e lo spazzamento delle foglie, più volte è finita nel mirino dei social e al centro degli attacchi politici dei suoi avversari. Altro che battute sul canoa sharing. 

Gualtieri "stura il tombino"

“Meglio sturare il tombino che gonfiare il canotto”, avrà forse pensato il neosindaco Roberto Gualtieri che, complice anche l’insediamento in Campidoglio arrivato in modo inconsueto in pieno autunno, tra le prime azioni amministrative del suo governo ha presentato il piano di pulizia straordinaria della città. Rimozione delle discariche abusive; igienizzazione dei cassonetti; attività per la cura del verde sia verticale sia orizzontale, ma soprattutto spazzamento delle strade e manutenzione ordinaria delle caditoie e dei tombini. 

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Il piano anti allagamenti di Gualtieri per Roma

Si partirà dalle prime 13 aree a maggior rischio di allagamenti e intasamenti “dove - ha fatto sapere il Campidoglio - si introduce la grande novità di un metodo coordinato di lavoro che prevede prima il passaggio delle ditte che si occupano della cura del verde e delle aiuole, poi dell’Ama per la pulizia straordinaria delle strade, quindi delle ditte che si occupano della pulizia di tombini e caditoie”. Nei giorni precedenti la Polizia Locale avviserà i cittadini per liberare i tratti di strada interessati dalle operazioni dalle auto in sosta, pena la rimozione. 

Da Ostiense a Ponte Milvio: al via il piano contro gli allagamenti 

Il Servizio parte il 4 novembre dalla circonvallazione Ostiense per poi proseguire nelle settimane successive con: piazzale Labicano/Porta Maggiore, via Flaminia (tra incrocio via Luigi Canina e via Fracassini), viale Ionio (tra via Pantelleria e via Rocchetta), via Prenestina (incrocio con via Togliatti), piazza di Cinecittà (altezza via Togliatti), viale Europa (da viale Beethoven a viale Shakespeare), via della Magliana, 475 (incrocio via del Trullo), via Portuense (incrocio via Pozzo Pantaleo e P.le Dunant), piazza San Giovanni Battista de la Salle, via Pineta Sacchetti (altezza ingresso Policlinico Gemelli), via Frassineto e piazzale Ponte Milvio con strade afferenti.

Il Tavolo di coordinamento - quello istituito presso l’Ufficio del Gabinetto del Sindaco, al quale parteciperanno Ama, Polizia Locale, Protezione Civile e i municipi via via coinvolti -  indicherà nelle prossime settimane le ulteriori aree della città che necessitano di un intervento integrato e congiunto. Affinchè il prossimo nubifragio non mandi ancora una volta Roma sott’acqua. Scatenando l’ironia del web, ma soprattutto costringendo i romani a subire danni e disagi. 
 

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