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Gualtieri e il tresette in aula, Raggi all'attacco: "Che pena, dovrebbe vergognarsi"

L'ex prima cittadina: "Che non avesse mai voluto fare il sindaco, ormai è chiaro"

Il sindaco di Roma che gioca a tresette in aula è immagine che ha svegliato le opposizioni. La clip di 4 secondi rilanciata da AffariItaliani, ha acceso Fratelli d'Italia, ma anche quel che resta del Terzo Polo e ieri ha portato al primo vero attacco frontale dell'ex sindaca Virginia Raggi nei confronti del suo successore. 

gualtieri scopa

"È l'unico sindaco nella storia d'Italia che gioca a tresette in consiglio comunale. E si permette anche di fare lo spiritoso, dicendo che si stava annoiando", commenta su facebook. Il riferimento è alla spiegazione di Gualtieri che, commentando il video, aveva spiegato: "Premetto che era un tresette e non scopa. Era stata una giornata intensa. Era il 2 febbraio, la mattina avevo fatto il sopralluogo con Matteo Salvini al cantiere della Metro C. Poi avevo appena ascoltato due lunghissimi interventi della Raggi e di Di Stefano. E delle tre cose la più piacevole è stata quella con Salvini, quindi mi dovevo rilassare un momento".

Punta nel vivo, per l'intervento ritenuto noioso, l'ex prima cittadina ha deciso di affondare il colpo: "Che non avesse mai voluto fare il sindaco, ormai è chiaro. Chieda scusa, invece di provare a fare il simpatico (che neanche gli riesce)". 

Raggi poi racconta che "in Assemblea si stava discutendo della società Multiservizi e dei suoi lavoratori perché rischiano di andare a casa. Multiservizi, per chi non lo sapesse, è una società di Roma Capitale con oltre 2.500 lavoratori che, sentite bene, badano ai nostri figli. Si, perché si tratta delle persone che sono sui pulmini scolastici, che li accolgono la mattina nelle scuole e che aiutano a curare gli istituti scolastici di Roma. 
Invece di proseguire il percorso da me avviato su Multiservizi, Gualtieri è stato richiamato dalla Corte del Conti perché stava creando un danno erariale. E pensare che lo avevamo anche avvisato in Aula dicendo che sarebbe andato incontro a questo problema ma, evidentemente, anche quella volta non era interessato ad ascoltare e ha preferito giocare con il cellulare".

Il riferimento è alla gara a doppio oggetto, archiviata dall'attuale amministrazione che ha invece scelto la strada dell'internalizzazione in Ama, finita bocciata dalla Corte dei Conti. 

Per chiudere il post l'ex sindaca chiede al sindaco di parlare con i lavoratori: "Lo dica ai 2.500 lavoratori di Multiservizi che in Aula si stava annoiando. Vada a raccontare loro che li ha presi in giro durante la campagna elettorale e, per di più, che ha pensato bene di rilassarsi al cellulare mentre si parlava del futuro di queste persone che rischiano il licenziamento".

E infine un attacco più generale: "Se un giorno decidesse di impegnarsi a fare il Sindaco, poi, gli consiglierei (sperando di non stressarlo troppo) di buttare un occhio a quello che gli si muove intorno mentre lui gioca: ad esempio, quello che accade in una nota chat tra alcuni membri della sua Giunta con gli occupanti abusivi, con i quali vogliono  scrivere il nuovo Piano Casa. Ma ha capito che viene pagato per fare il Sindaco? Si metta a lavorare, questa città ne ha bisogno". 
 

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