Atac, gli autisti vanno avanti: "Risposte o blocchi a Natale. Roma sarà come Genova"

"Roma come Genova? L'Atac come l'Amt? La strada secondo noi è quella e siamo pronti, come i colleghi genovesi, a bloccare la città". A parlare è Micaela Quintavalle, portavoce dei cosiddetti autisti autorganizzati, il gruppo che da inizio novembre si è apertamente schierato contro l'azienda e i sindacati.

Loro, esercitando il proprio diritto di dire no agli straordinari, hanno aperto la strada ad una protesta che sta pian piano contagiando l'Italia e che ora, con il Natale alle porte, minaccia di paralizzare la città.

IL RESTO D'ITALIA - In questi giorni è Genova il centro della protesta. Da giorni va avanti infatti lo sciopero selvaggio dei lavoratori di Amt contro la privatizzazione voluta dal sindaco Doria. Una protesta che presto raggiungerà Roma. "Siamo assolutamente solidali con i colleghi di Genova", spiega Micaela Quintavalle. "La loro battaglia è la nostra battaglia. Noi, come loro, diciamo no alla privatizzazione che vorrebbe dire la distruzione del servizio pubblico. Anche se qui a Roma per ora non se ne parla, sappiamo bene che la strada è quella". Una solidarietà non solo a parole. Già perché gli auto organizzati presto andranno a Genova. "Una delegazione del nostro gruppo era pronta a raggiungere Genova già domenica", continua la Quintavalle, "ma problemi organizzativi ci hanno fatto spostare il viaggio al 26". In pratica solo un rinvio. Nel frattempo al fronte potrebbero unirsi gli autisti pisani: "Anche dalla Toscana ci giungono notizie di un clima bello caldo e le cose potrebbero evolversi verso lo sciopero selvaggio anche lì a Pisa nella prossima settimana".

A ROMA - Il movimento sta seguendo tutte le strade per avere un'organizzazione vera e propria. Mercoledì è una giornata in questo senso cruciale. E' infatti in programma una riunione con degli avvocati per "contarci, capire all'interno di quale formula inquadrarci e come tutelarci contro tutti gli attacchi che stiamo ricevendo e che sicuramente riceveremo". Già perché in questi giorni, dopo la protesta degli straordinari di inizio mese, il gruppo sta ricevendo attacchi e intimidazioni, in maniera più o meno aperta. "Noi però non ci spaventiamo", continua la Quintavalle. "La nostra è una battaglia sacrosanta che sta trovando alleati nel resto d'Italia e alla quale si sta unendo pian piano anche l'utenza".

UTENZA E AUTISTI INSIEME - Lo ribadisce più volte la Quintavalle. La protesta degli autorganizzati,(a proposito la studentessa rivela il nome: "Sarà Cambiamenti M410, dal nome della canzone di Vasco. M poi sta per movimento, 4 10 sono le date in cui abbiamo detto no agli straordinari") è anche e soprattutto a tutela dell'utenza, per un servizio pubblico migliore. "Anche per questo", spiega ancora la Pasionaria, "giovedì saremo anche noi presenti con i pendolari della Roma - Lido in via Prenestina". Prima però c'è l'incontro con Broggi. "Se non avremo risposte concrete sui problemi della categoria, ripeteremo sotto Natale la protesta degli straordinari, che da soli valgono il 40% dell'intero servizio Atac. Inoltre ci atterremo con scrupolo al codice della strada: non supereremo i 30 chilometri all'ora e ci atterremo al divieto di sorpasso con striscia continua".

Chiare, chiarissime, le richieste, ripetute più e più volte nelle tante partecipazioni televisive e radiofoniche: "Chiediamo l'assunzione di 1000 autisti: 115 sono già pronti. Da tre anni coprono i turni estivi e da tre anni l'amministrazione li scarica ad ottobre. Il resto si possono assumere tramite un concorso. Stop ai maxi stipendi: è assurdo che i manager viaggino su cifre astronimiche e in periferia l'utenza e gli autisti siano costretti ad andare in giro su mezzi antiquati. Poi cose più elementari: bagni ai capolinea, pagamento degli arretrati e lo sblocco degli scatti dell'anzianità".